SIENA. Da R2020 Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Ieri, 12 dicembre 2020, a Siena si è tenuta una manifestazione pubblica per difendere i diritti costituzionali e le libertà dei cittadini, calpestate quotidianamente dai DPCM e dalle scelte del governo. Molte decine di persone hanno presidiato piazza Matteotti dall’inizio della mattinata per diverse ore scandendo slogan, leggendo documenti al megafono, parlando con le persone e distribuendo volantini in cui si spiegavano le ragioni della manifestazione.
Al presidio, organizzato dal fuoco R2020 Siena, si sono uniti anche gli attivisti di Vox Populi con il consigliere comunale Andrea Piazzesi.
Le rivendicazioni delle molte persone intervenute sono state le più disparate; al rispetto della Costituzione si sono unite le voci dei molti che in questi mesi hanno perso il lavoro o hanno visto le loro attività e i loro negozi chiusi e si sono dovuti confrontare con le difficoltà di dover sopravvivere. Molti dei partecipanti chiedevano con forza una scuola diversa, puntando il dito sui grandi sprechi e le assurdità volute dal governo. Tante anche le persone stanche di portare le mascherine ritenute dannose per la salute ed inutili.
Il manifesto politico del presidio organizzato da R2020 Siena, esprime in vari punti le volontà e le idee che hanno mosso la protesta. Qui uno stralcio dello stesso.
Sono passati ormai 8 mesi da quando l’Italia è entrata in uno stato di “emergenza sanitaria”. In questi mesi abbiamo assistito ad una pericolosa deriva antidemocratica, abbiamo assistito ad una serie impressionante di contraddizioni e bugie, abbiamo assistito all’emarginazione e all’abbandono dei bisognosi e dei più deboli, allo smantellamento della scuola pubblica, alla distruzione economica e sociale e ad una crisi istituzionale senza precedenti che ha portato a calpestare in maniera indegna la Costituzione. Per questo urge mobilitarsi in ogni forma intellettuale e concreta che si abbia a disposizione.
Per una Italia sovrana e democratica. Per il rispetto della carta costituzionale del 1948. Per la libertà di scelta e di cura. Per una scuola degna di chiamarsi tale. Per affrontare finalmente con coraggio le crisi ambientali che incombono su tutti noi”.