Il convegno affronterà i diversi aspetti del percorso diagnostico-terapeutico dei linfomi cerebrali, una patologia neoplastica estremamente aggressiva
SIENA. Qual è lo stato dell’arte delle cure dei linfomi primitivi cerebrali? Di questo si parlerà al convegno dal titolo “I linfomi primitivi cerebrali nel 2014: un percorso multidisciplinare verso la cura”, che si terrà venerdì (30 maggio), nell’aula 6 del centro didattico dell’AOU Senese. Il convegno affronterà i diversi aspetti del percorso diagnostico-terapeutico dei linfomi cerebrali, una patologia neoplastica estremamente aggressiva che richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge non solo l’ematologo, ma richiede anche l’intervento di neurologi, neuroradiologi, neurochirurghi, anatomopatologi, oncologi, radiologi e radioterapisti. Lo scopo del convegno sarà quello di illustrare come diagnosticare e trattare uniformemente i linfomi cerebrali, con l’impiego di protocolli terapeutici più innovativi.
“I linfomi primitivi cerebrali – spiega la professoressa Monica Bocchia, direttore UOC Ematologia – sono una forma di neoplasia rara che spesso viene diagnosticata con ritardo e trattata in maniera estemporanea. Negli ultimi anni però abbiamo assistito a un aumento della casistica che ci ha dato l’impulso per cercare di standardizzare e migliorare il percorso diagnostico-terapeutico da offrire al paziente ai fini di incrementare la sua possibilità di cura”.
A Siena il trattamento all’avanguardia dei linfomi cerebrali è reso possibile grazie alla collaborazione tra le varie eccellenze presenti nel policlinico. L’evento, che vedrà la partecipazione tra i relatori di Andres JM Ferreri, opinion leader mondiale sull’argomento, si rivolge a tutti i professionisti impegnati nel percorso di cura.