Giovedì 8 maggio è prevista una giornata di mobilitazione regionale con presidi. Prevista anche una petizione popolare
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TOSCANA. Le politiche di austerità imposte dall’Unione Europea attraverso i governi nazionali stanno portando a dismettere ogni sistema pubblico di protezione sociale: sanità, scuola, trasporti, pensioni, ammortizzatori sociali.
In Toscana, la Giunta Regionale di Enrico Rossi per contenere la spesa pubblica, sta attuando una riorganizzazione che incide pesantemente sui diritti dei lavoratori e sul diritto alla prevenzione e alla cura.
La riduzione dei posti letto, i ridimensionamenti dei piccoli ospedali, i tagli e gli accorpamenti di distretti, consultori, 118, i tagli dei servizi in appalto (pulizie, servizi del territorio), insieme all’aumento dei ticket, stanno spingendo sempre più verso il ricorso all’assistenza sanitaria integrativa e privata per chi se lo può permettere o costringendo tanti a rinunciare alla cura: l’attacco al diritto alla salute (tutelato dall’Art. 32 della Costituzione) va infatti di pari passo con l’accentuarsi della crisi, la crescita della disoccupazione e delle difficoltà salariali, l’immiserimento di fasce sempre più ampie della popolazione per le quali la spesa per la salute è diventata un lusso che non ci si può permettere.
Da anni ormai i governi nazionali e regionali si trastullano nel deficit della spesa sanitaria e della necessità che i cittadini partecipino alla spesa sanitaria attraverso i ticket: ma i cittadini hanno già partecipato con il prelievo fiscale direttamente nelle buste paga! Non si arriverà mai al pareggio finché la politica consentirà l’evasione, la corruzione, la gestione affaristica della sanità; finché sarà impegnata a difendere i grandi interessi di assicurazioni e banche, finché farà scelte che non tutelano la salute ma la mettono in pericolo: come per gli inceneritori, gli impianti a biomasse, la geotermia, la cementificazione e la incuria del territorio, le industrie inquinanti, l’inquinamento delle città.
Per queste ragioni il Coordinamento Toscano per il diritto alla salute lancia una campagna di informazione e mobilitazione sull’illegittimità dei ticket sanitari mirata alla difesa e alla riaffermazione del diritto alla salute per tutti basato sul principio di universalità, uguaglianza e solidarietà in applicazione dell’articolo 32 della Costituzione.
Giovedì 8 maggio è prevista una giornata di mobilitazione regionale con presidi e conferenze stampa di fronte ai CUP, alla Regione Toscana (a Firenze), agli ospedali. Già nei prossimi giorni in ogni città toscana sarà avviata una petizione popolare per chiedere alla Giunta Regionale Toscana l’eliminazione dei ticket, l’accesso gratuito ai protocolli di prevenzione, agli esami radiologici, di laboratorio, alle visite specialistiche e l’abolizione dell’odioso balzello (fiore all’occhiello della Toscana!) di 10 € per la digitalizzazione delle procedure di diagnostica per immagini. Verrà inoltre diffuso tra gli operatori sanitari un appello da sottoscrivere ribadendo che Il principale dovere di medici, infermieri e operatori della sanità è operare per la salute e il benessere dell’Uomo e non quello di far quadrare i bilanci o produrre profitti! Maggiori informazioni si possono trovare consultando la pagina facebook del Coordinamento
Coordinamento Toscano per il diritto alla salute
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