All'Aou la responsabilità scientifica di un progetto
SIENA. Affidata all’AOU Senese la responsabilità scientifica internazionale delle attività di progetto “work package” per la cura del retinoblastoma. Il prestigioso riconoscimento è stato conferito a Parigi, presso l’Istituto Curie, nel corso del primo incontro della neocostituita EUrétino, rete europea “pilota” per la cooperazione sul retinoblastoma, un tumore maligno della retina che generalmente colpisce con maggiore frequenza i bambini di età compresa tra uno e due anni. L’AOU Senese, grazie all’attività portata avanti su questa malattia sin dagli anni ’70 come centro di riferimento per lo studio del retinoblastoma, è stata inserita in questa rete di collaborazioni con la dottoressa Doris Hadjistilianou, oftalmologa dell’UOC Oftalmologia, diretta dal professor Edoardo Motolese, e con il dottor Paolo Galluzzi, neuroradiologo della unità NINT diretta dal professor Alessandro Rossi.
“Il team senese – spiega il professor Rossi – si occuperà di coordinare le attività sulla terapia conservativa intraarteriosa, sulla terapia chirurgica e sulla diagnosi per immagini del retinoblastoma. L’obiettivo di EUrétino è quello di incidere sulla qualità della cura del retinoblastoma su scala globale e di ridurre le disuguaglianze tra i vari Paesi relativamente all’impiego delle terapie che sono state sviluppate per il trattamento di questa grave malattia pediatrica”.
Il network EUrétino favorisce anche la cooperazione fra centri altamente specializzati. “Attraverso la realizzazione di una rete – conclude Rossi – che connette le più alte professionalità europee nel campo della diagnosi e della cura, i familiari, le associazioni dei genitori e le istituzioni possiamo portare a casa importanti risultati, a tutto vantaggio dei tantissimi pazienti che vengono a Siena da tutta Italia per la cura di questo tumore. Si tratta di una rete di collaborazioni europee che raccoglie i principali esperti europei di retinoblastoma nei settori di oncologia, oftalmologia, imaging, genetica ed anatomia patologica”.
“Il team senese – spiega il professor Rossi – si occuperà di coordinare le attività sulla terapia conservativa intraarteriosa, sulla terapia chirurgica e sulla diagnosi per immagini del retinoblastoma. L’obiettivo di EUrétino è quello di incidere sulla qualità della cura del retinoblastoma su scala globale e di ridurre le disuguaglianze tra i vari Paesi relativamente all’impiego delle terapie che sono state sviluppate per il trattamento di questa grave malattia pediatrica”.
Il network EUrétino favorisce anche la cooperazione fra centri altamente specializzati. “Attraverso la realizzazione di una rete – conclude Rossi – che connette le più alte professionalità europee nel campo della diagnosi e della cura, i familiari, le associazioni dei genitori e le istituzioni possiamo portare a casa importanti risultati, a tutto vantaggio dei tantissimi pazienti che vengono a Siena da tutta Italia per la cura di questo tumore. Si tratta di una rete di collaborazioni europee che raccoglie i principali esperti europei di retinoblastoma nei settori di oncologia, oftalmologia, imaging, genetica ed anatomia patologica”.