MADRID. Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha incontrato la Mens Sana, dopo l'esclusione dalla finale di Eurolega. e ha rivolto al team i suoii complimenti: “Siete un vanto per la nostra pallacanestro Mi congratulo con voi, anche per come avete accettato il verdetto del campo, con rispetto nonostante la delusione. Dovete essere orgogliosi, come lo siamo noi, perché avete riportato il basket italiano in Europa”.
“Vorrei ringraziare Siena – ha detto Petrucci – per tutto quello che ha fatto, per aver riportato l’Italia in Europa dopo quattro anni di assenza. La sua progettualità e organizzazione ha avuto meritatamente anche questa ribalta europea e vi assicuro che ha raccolto grande consenso. Rimane l’amarezza per la sconfitta, ma Siena ne è uscita a testa alta facendo fare bella figura a tutto il basket italiano. La compostezza con cui la squadra ha affrontato la sconfitta dimostra la loro maturità, in gioco e non solo”.
Ferdinando Minucci ha risposto al saluto del presdiente del Coni. "Credo che tre partecipazioni alle Final Four su cinque Euroleague da noi disputate sia comunque un traguardo importante ed un motivo di grande soddisfazione. La presenza del presidente Petrucci qui ci onora e sta ad indicare l’importanza del basket all’interno dello sport italiano e anche la sua vicinanza alla nostra squadra”.
E' deluso coach Pianigiani, ma non fa drammi: "Non ci sono molte cose da dire sulla partita. Abbiamo controllato fino all’intervallo. Ma forse non sono stati sufficienti 12 punti. Sfortunatamente abbiamo sbagliato alcuni tiri aperti nella ripresa e abbiamo perso ritmo in difesa. Poi ci sono stati anche occasioni sfortunate: Stonerook che va in terra e Bluthenthal segna da 3, due dei nostri si scontrano e perdiamo il rimbalzo, Sato sbaglia un tiro già fatto. Il quarto fallo di Stonerook? E’ stato in difficoltà troppo presto per i falli. E alla fine ci sono state tre o quattro rotazioni sbagliate. E loro hanno messo sempre il tiro".
Dall'altra parte coach Sherf racconta così l'affermazione del Mcccabi: "Nel primo tempo sembrava che avessimo venti tonnellate sopra le nostre spalle, nell’intervallo ho detto ai miei ragazzi che dodici punti da recuperare non erano niente e che dovevamo crederci. Nel secondo tempo allora abbiamo aggiustato la difesa, giocato in maniera più aggressiva e finalmente abbiamo iniziato a tirare meglio, cosa che invece non c’era riuscita nei primi due periodi. Ho capito che potevamo vincere dopo il nostro primo vantaggio, quando ho visto cadere il ‘body language’ dei giocatori di Siena".