Lettera aperta di Italia Nostra al presidente della Regione Toscana
SIENA . Gentile presidente, sulla cronaca di Siena del quotidiano La Nazione del 3 novembre u.s. leggiamo la preoccupazione di un comitato ambientalista locale per un progetto di “ammodernamento e revamping” dell’impianto di lavorazione rifiuti di Pian delle Cortine, di proprietà di Sienambiente, nel Comune di Asciano. La preoccupazione del comitato è la stessa di Italia Nostra Siena avendo appreso che dietro al pretesto di allungare il ciclo di vita di quell’impianto si nasconde la realizzazione di uno nuovo, che cambierà il sistema di trattamento. Al metodo dell’ossidazione aerobica si affiancherà quello della digestione anaerobica che, stando a quanto succede in analoghe strutture, non migliorerà certo le attuali emissioni nauseabonde di miasmi che da anni infestano l’aria dell’abitato di Leonina, Arbia, Castelnuovo Scalo, Guistrigona, Mezzavia, Mucigliani, Casetta e Montaperti. Italia Nostra Siena si chiede come Sienambiente possa, in tempi di deficit profondo, decidere di realizzare un nuovo progetto facendo gravare indirettamente i costi di impianto sui contribuenti, come succede sempre in questi casi. Ed è forse per questo che di quel progetto non è stata data alcuna informativa alla cittadinanza. E pensare che è più di un anno che in Regione Toscana si è tenuta la prima conferenza di servizi sul tema. Italia Nostra Siena teme un peggioramento dello stato di salute del terreno, dell’aria e dell’acqua di quel luogo di altissimo pregio naturalistico (SIC/SIR e ZPS Crete di Leonina e Camposodo) e si interroga sul motivo dell’aumento della capacità di lavorazione di rifiuti di quell’impianto. Con la crisi economica che perdura da oltre dieci anni e le attuali restrizioni da Covid-19, il calo di produzione dei rifiuti è un dato di fatto. Da dove arriverà allora questa maggiore mole da smaltire, da fuori comprensorio? Contravvenendo all’impegno sottoscritto nel piano provinciale del 1997, che prevedeva di conferire a Pian delle Cortine soltanto rifiuti di prossimità? Italia Nostra Siena auspica che venga fatto rispettare quel patto stretto con la cittadinanza poiché ritiene inaccettabile che oggi le Crete senesi, solo perché ricomprese in un piano interprovinciale, debbano sobbarcarsi maggiori quantità di rifiuti non loro da trattare. Fa appello quindi – Signor Presidente – alla Sua nota sensibilità per l’ambiente, il paesaggio e per questo nostro territorio affinché l’intervento progettato per Pian delle Cortine sia almeno assoggettato a VIA. Italia Nostra Siena è certa che Lei rifiuta l’idea di compromettere un unicum di territorio universalmente riconosciuto dove anche gli interventi di portata infinitamente inferiore passano attraverso le strette maglie degli strumenti urbanistici in vigore o addirittura attraverso valutazioni ambientali. E rimarca che le Crete senesi, per essere preservate e consegnate integre alle generazioni future, non possono sopportare ulteriori ferite come quelle già inferte da una discarica e da un centro di compostaggio. Il Consiglio comunale di Asciano, com’è sicuramente a Lei noto, ha recentemente votato all’unanimità la proposta di presentare all’UNESCO la richiesta di riconoscimento delle Crete senesi quali patrimonio dell’umanità. Per evitarne il diniego a causa della presenza sul territorio di impianti come quello progettato, Le chiediamo di far si che progetti simili non vengano autorizzati.
Con rispetto.
Lucilla Tozzi – presidente Italia Nostra Siena