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Prosegue in rialzo la seduta delle borse europee, mentre Wall Street hanno aperto in positivo Dow Jones (+1,1%), S&P500 (+1%) e Nasdaq (+0,6%) nel giorno delle elezioni presidenziali.
A Milano il Ftse Mib avanza del 2,0% in area 18.750 punti, ben intonato come il Ftse 100 di Londra (+1,9%), il Cac 40 di Parigi (+1,8%), il Dax di Francoforte (+1,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,6%).
In Asia, la Cina ha sospeso la quotazione da 35 miliardi di Ant Group, frenando quella che sarebbe stata la maggior Ipo di sempre.
I riflettori sono puntati sulle urne americane, che decreteranno il vincitore fra il candidato democratico Joe Biden e l’attuale presidente Donald Trump. Il primo sembra favorito ma l’inquilino della Casa Bianca sembra aver recuperato terreno in alcuni Stati chiave, alimentando i timori dei mercati per un risultato contestato.
Al contrario, una vittoria netta di Biden potrebbe determinare secondo alcuni analisti un massiccio piano di stimoli fiscali, oltre ad un approccio più liberale sul commercio rispetto alla politica protezionistica di Trump.
Una volta conosciuto l’esito del voto, l’attenzione si sposterà sulla riunione della Federal Reserve, che giovedì annuncerà la propria decisione di politica monetaria, mentre il giorno seguente verrà pubblicato il Job Report di ottobre.
Sul Forex, in una giornata priva di dati macroeconomici rilevanti, l’euro/dollaro si rafforza a 1,172 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è poco mosso in area 104,6.
Tra le materie prime prosegue la rimonta del greggio con il Brent (+2,9%) a 40,1 dollari e il Wti (+3,4%) a 38,05 dollari, in scia alle indiscrezioni secondo cui l’Opec+ rinvierà l’allentamento dei tagli alla produzione.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 135 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,73%.
Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Ferrari (+4,4%) dopo i conti e Saipem (+4,2%) dopo un upgrade di Goldman Sachs. Deboli Prysmian (-0,4%), Hera (-0,3%) e Italgas (-0,2%).
Fonte MarketInsight