"Concreta ripresa del progetto “Anello Senese” portato avanti dal capofila Comune di Siena e da altri 16 Comuni circonvicini firmatari dell'Accordo di Programma con la Regione Toscana"
SIENA. L “Accordo di Programma tra l’ Ato n.4 “Alto Valdarno” (gestore Nuove Acque Spa) e quello n. 6 “Ombrone” (gestore Fiora SpA) che regola “l’utilizzo dell’acqua proveniente dall’invaso di Montedoglio e dall’Acquedotto del Vivo”, patrocinato dall’Autorità Idrica Toscana e rimodulato con delibera della Giunta regionale n.299 del 26.03.2018, ha compiuto un altro passo fondamentale. Il Direttore Generale dell’AIT, Dr. Alessandro Mazzei, in data 29 ottobre scorso, ha infatti firmato il decreto n. 92 che approva il progetto definitivo dell’intervento di “Approvvigionamento idropotabile dall’invaso di Montedoglio – da Pozzo della Chiana a Impianto Quercioni” presentato da Acquedotto del Fiora S.p.A, apponendo, fra l’altro, la “dichiarazione di pubblica utilità” dell’opera” che – finalmente – si diramerà verso Sinalunga e Rappolano Terme adducendovi acqua di qualità. Segna, così, la concreta ripresa del progetto “Anello Senese” portato avanti dal capofila Comune di Siena e da altri 16 Comuni circonvicini firmatari del fondamentale Accordo di Programma con la Regione Toscana, come detto, rimodulato e attualizzato. Bisogna dire, per la verità, che da allora (Aprile 2011) i comuni senesi, l’ATO n.6 “Ombrone” e Fiora S.p.A. hanno dimenticato questo grande disegno acquedottistico che, invece, “Nuove Acque S.p.A”e, soprattutto, la tenacia del suo Consigliere d’Amministrazione sinalunghese, Mario Mariottini, hanno smosso dal torpore del dimenticatoio e incalzato l’AIT fino all’accordo di programma col “Fiora” e, quindi, al Decreto in argomento. Sempre per la verità storica l’11 settembre scorso, il Consiglio Comunale di Rapolano Terme aveva approvato all’unanimità una mozione per richiedere “ l’asccellerazione dei lavori di collegamento idrico del Comune (da sempre ha grossi problemi di questo tipo – ndr) con la Diga di Montedoglio”. Ora i Sindaci Edo Zacchei e in particvolare Alessandro Starnini, Amministratori e popolazione possono trarre un sospiro di civica certezza. Dopo Rapolano, si potrà ottimizzare la sicurezza idrica di contermini territori siccitosi (Asciano e Chianti ) fino al serbatoio di Montarioso (poi verso la Valdelsa) adeguato ,nel 2011, dai 6.000 mc.agli attuiali 10.700 per mescolarvi l’acqua del Vivo troppo dolce e quella del Luco troppo dura con quella dell’invaso tiberino ottenendo, anche per Siena, un approvvigionamento ottimo e sicuro.
Pier Paolo Fiorenzani
ex Assessore del Comune di Siena (2004 – 2011) ai Servizi a Rete e Realizzazione Programma del Sindaco