di Vito Zita
SIENA. La forma aerodinamica e dinamica di questa ex stazione di servizio Fiat è uno degli edifici più straordinari di Asmara e si trova nella attuale Mereb Street.
Progettata dall’architetto Pettazzi nel 1938, l’edificio, composto da una torre centrale che incorpora l’ufficio e il negozio con ai lati le due ali, fu concepito come semplice stazione di rifornimento. Fin dall’inizio ha preso il nome di Giovanni Tagliero, che era il direttore della fabbrica FIAT ad Asmara e che visse in Eritrea fino al 1974.
Con questi audaci riferimenti stilistici che celebrano il trasporto moderno e viaggi, questo edificio è uno dei più begli esempi di architettura futurista dell’Africa. È interessante notare che è simile nella forma a un progetto precedente per una stazione di servizio dell’architetto americano Frank Lloyd Wright e un nuovo terminal a Birmingham Aeroporto, Regno Unito, progettato da Norman & Dawbarn.
Quando venne costruita la struttura fu una straordinaria impresa di ingegneria. Con un trenta metri di apertura complessiva, le ali di cemento a sbalzo si sostengono senza alcun supporto, fornendo ombra per coloro che lavorano sotto. Dal momento che il comune aveva delle riserve sull’integrità strutturale di questo edificio, l’architetto Giuseppe Pettazzi, incluse dei pilastri in legno a sostenere le ali quando presentò i suoi progetti finali per la realizzazione dell’edificio. Ma all’inaugurazione il Pettazzi costrinse l’esitante appaltatore (lo minacciò con una rivoltella) a rimuoverli, e con grande sorpresa di tutti le ali a sbalzo rimasero in al loro posto. La sezione centrale dell’edificio include una scala a chiocciola in metallo che porta al piano superiore che replica le ampie vetrate del piano terreno.
Nonostante i conflitti con l’Etiopia del secolo scorso, l’edificio non ha subito alcun danno. Nel 2003 è stata eseguita un’operazione di restauro ma essendo un bene nazionale di valore storico, l’edificio, è stato classificato dalle autorità eritree nella categoria I; nessuna sua parte può essere modificata in alcun modo, sebbene l’interno sia stato nel corso degli anni modificato da murature che dividono l’ambiente in alcune stanzette. Oggi la stazione di servizio non viene più utilizzata per la funzione per la quale era stata costruita ed è di proprietà della Royal Dutch Shell che la riforniva di carburanti. Infatti non è più presente il logo aziendale, una conchiglia gialla contornata di rosso, che fino alla fine degli agli anni ’60 era presente sulla parte stondata frontale del piano terreno, fra le ampie finestre.
Gli alti pennoni, insieme alle finestre avvolgenti che si affacciano al piano terra e al primo piano e all’ampio spazio per la pubblicità, per non parlare del incredibili ali a sbalzo, rendono questo edificio il più celebre della capitale Eritrea ed ha certamente contribuito in maniera determinante alla nomina di Asmara come sito UNESCO.