Timido rialzo nel finale dell’ultima giornata della scorsa ottava, mentre non arrivano nuove notizie da Washington sul fronte del pacchetto fiscale da deliberare a sostegno dell’economia.
Nel frattempo Wall Street ignora tutto, dalle trimestrali alla nuova recrudescenza del virus che ha raggiunto nel Paese gli 80.000 contagi giornalieri, fino alla disputa elettorale con la scadenza del voto ormai a poco più di una settimana.
Venerdì scorso Nasdaq e S&P500 hanno guadagnato rispettivamente lo 0,4% e lo 0,3%, ma hanno ceduto rispettivamente lo 0,5% ed un punto percentuale nella scorsa ottava. Il Dow Jones ha segnato un -0,1%.
VIX in calo di due punti percentuali a quota 27,5.
Nove degli undici settori dello S&P500 hanno chiuso in verde nell’ultima seduta con il comparto delle comunicazioni in particolare evidenza trascinato da Facebook, Google e Twitter.
Sul mercato obbligazionario scendono lievemente i rendimenti dopo la lunga corsa delle scorse due settimane. Il Tbond lascia sul terreno due punti base chiudendo allo 0,84%.
Settimana debole per il dollaro, la quarta nelle ultime cinque con il biglietto verde che scivola in chiusura a 1,187 nei confronti della moneta unica. Sulla scia del conflitto nel Caucaso tra Armeni e Azeri, questi ultimi fomentati dalla Turchia, la divisa turca tocca nuovi minimi rispetto alla divisa statunitense sfiorando quota otto dollari.
Si riparte con le trimestrali delle più importanti società tecnologiche, tra cui praticamente tutte le più grandi per capitalizzazione nella corsa di avvicinamento alla scadenza elettorale della settimana successiva.
Fonte MarketInsight
