di Augusto Mattioli
SIENA. Una bella sorpresa quella che Papa Francesco ha fatto all’arcivescovo di Siena Paolo Augusto Lojudice, nominandolo cardinale “coram populo” nel corso dell’Angelus. Ricordiamo che Lojudice era arrivato a Siena nel maggio dello scorso anno.
Quale sarà ora il suo futuro? Resterà a Siena? “Andare via da Siena dopo questa decisione del Papa? Non è previsto in alcun modo – è stata la risposta data ai giornalisti -; lui ci ha detto più volte di non legare una sede cardinalizia alla nomina di un cardinale. E’ una sua scelta. L’unica cosa che mi ha lasciato perplesso è che due cardinali in una regione non ci sono mai stati. Potrebbe essere un riconoscimento alla figura di Santa Caterina da Siena. Per lui – come mi ha detto – è una donna di grande importanza per il bene della chiesa. In ogni caso – ha aggiunto – questa ulteriore responsabilità è uno sguardo in più che il papa ci chiede per la chiesa universale e non per la chiesa particolare. Non sono cosa significherà in concreto, e se mi chiederà ulteriore servizio da portare avanti per la chiesa. Comunque io mi ritrovo pienamente in questa lettura di Chiesa che ritorna alle origini, al vangelo, che riparte dai poveri e dagli ultimi. Poi sarà quello che Dio vuole”.
La prima reazione, sentendo Francesco citare il suo nome, è stata di stupore. “Sì, innanzi tutto stupore – ha detto questa sera ai giornalisti prima di partecipare alla inaugurazione dell’anno accademico della cappella universitaria – di sentirsi chiamati davanti al mondo, davanti a tutti. Però immediatamente dopo ho capito che lui è cosi. Ormai lo abbiamo conosciuto, non dobbiamo cadere dalle nuvole perché magari me lo poteva dire e non lo ha fatto quando l’ho incontrato una settimana fa. Lui – ha sottolineato il neocardinale- vuol veramente spingerci a pensare le cose come una risposta che dà lo spirito santo alle questioni del nostro tempo. Anche io sono rimasto inchiodato sulla sedia: ero arrivato dalla chiesa di San Francesco e mi ero appena seduto per scrivere alcune cose, quando mi hanno avvertito che si parlava di me in tv. Questo è lo stile di papa Francesco che abbiamo imparato a conoscere”.