SIENA. (g. m.) La settima giornata del campionato di serie C, girone 1, della Toscana in programma domenica prossima vedrà il Rufus San Vincenzo, secondo in classifica, scendere al campo dell’Acquacalda per misurarsi con Banca Cras Cus Siena, reduce da un inebriante vittoria in trasferta contro la capoclassifica Etruschi Livorno. Non è certo il momento di bilanci – è stata oltrepassata solo la metà del girone d’andata – ma è comunque possibile trarre qualche prima indicazione. Ne parliamo con Fulvio Biagioli l’allenatore pratese alla terza stagione con il Cus Siena.
Ci racconti anzitutto la splendida vittoria di Livorno, una dei più bei successi della storia del rugby senese.
“Siamo scesi in campo con una situazione atmosferica ai limiti, con un campo in pessime condizioni, vento e pioggia. Le condizioni atmosferiche hanno profondamente condizionato la partita. Se per un verso abbiamo tratto vantaggio dalla forza del nostro pack, dall’altro siamo stati penalizzati dalla nostra mancanza di abitudine a giocare su un terreno spazzato dal vento. Infatti il primo tempo, disputato controvento, è finito per 3-3. Come detto abbiamo sfruttato la nostra superiorità in mischia, dove disponiamo di molti giocatori validi sia fisicamente che tecnicamente. Il dominio nelle fasi statiche è stata la base per gestione della partita. Nel secondo tempo, anche quando siamo andati sotto per 8-10, avevamo la consapevolezza che grazie al vento a nostro favore e grazie alla forza del pack potevamo rimontare. Siamo rimasti tranquilli, abbiamo evitato di compiere errori dettati dal nervosismo e sono venute le due mete che ci hanno permesso di espugnare il campo della capoclassifica.
L’anno scorso dopo cinque partite Banca Cras Cus Siena rugby era ancora a quota zero. Quest’anno, invece la compagine bianconera ha totalizzato tre vittorie e due sconfitte. E’ cambiata di più la consistenza del girone o della sua squadra?
“L'anno scorso affrontammo tutte le squadre più attrezzate del girone. Quest’anno se è vero che alcune partite erano più abbordabili, altre, come quelle con l'Elba e Livorno erano altrettanto difficili. Diciamo i risultati rispettano il rapporto di valore tra la nostra squadra e il campionato.
Non ha rimpianti per la sconfitta di Cecina alla prima giornata con un avversario alla portata dei suoi uomini?
Noi non dobbiamo guardare alla classifica, ma ai nostri miglioramenti, ad approcciare con la massima concentrazione tutte le partite. Anche quelle sulla carta facile. E’ vero che potevamo fare di più a Cecina e che forse a Livorno potevamo ottenere il punto aggiuntivo per il bonus mete. Ma l'importante è crescere, e se l'approccio sarà quello di Livorno sarà difficile che perdiamo punti sul campo.
La squadra, pur rinforzata da alcuni giovani provenienti dall’under 19, è complessivamente la stessa dell’anno scorso.
La differenza vera e che il giocatori di mischia stanno rendendo molto, e che disponiamo di quattro validi saltatori che possiamo ruotare. Stiamo lavorando sul giovane Emilio Pieri, che proviene dall’under 19 per farlo diventare mediano di mischia, un ruolo che richiede tempo ed esperienza. Nessuno però si esprime ancora sopra l’ottanta per cento delle proprie potenzialità, compreso lo stesso pacchetto di mischia. Gran parte dei giocatori ha poca esperienza, avendo iniziato da uno o due anni, e questa stagione è ancora nella fase di avvio e gli allenamenti sono diventati veramente proficui da non molte settimane. Siccome in questo gioco l’esperienza è fondamentale noi non abbiamo scorciatoie, dobbiamo imparare giocando.
Oltrepassata la metà del girone d’andata ritiene che i play off siano un obiettivo alla portata della sua squadra?
L’obiettivo è vincere più partite possibili perché Banca Cras Cus Siena può giocare alla pari con tutti. Al resto ci penseremo più avanti.
Domenica prossima inizia un ciclo impegnativo. Il Rufus San Vincenzo, secondo in classifica, sarà ospite del campo dell’Acquacalda.
E’ una squadra che non conosco, non avendovi mai giocato contro. L’anno scorso hanno vinto la Coppa Toscana, sconfiggendo Prato in finale. Un attestato importante. Però non guardo ai risultati delle partite disputate finora; ritengo che San Vincenzo, esattamente come noi, sia una squadra che può giocare alla pari con tutti.
Poi la trasferta ad Arezzo e il match casalingo contro il Firenze 1931, con cui si chiuderà il girone d’andata.
Sono due partite difficili, con due squadre che in Coppa Toscana ci hanno sconfitto nettamente. Dovremo quindi giocare al massimo. Con Firenze, in particolare, dovremo dare ancora più che con Livorno, con cui la superiorità della nostra mischia si è rivelata determinante. Contro Firenze non so se ciò sarà sufficiente. Queste tre partite possono dare maggiore consapevolezza alla squadra, cui finora è mancata la continuità. Se la troveremo sarà un premio per i ragazzi e potremo iniziare il girone di ritorno con fiducia e serenità.
L’appuntamento per gli appassionati – ma anche per i semplici curiosi, sempre più numerosi – è per domenica alle 14.30 al Campo dell’Acquacalda.
Ci racconti anzitutto la splendida vittoria di Livorno, una dei più bei successi della storia del rugby senese.
“Siamo scesi in campo con una situazione atmosferica ai limiti, con un campo in pessime condizioni, vento e pioggia. Le condizioni atmosferiche hanno profondamente condizionato la partita. Se per un verso abbiamo tratto vantaggio dalla forza del nostro pack, dall’altro siamo stati penalizzati dalla nostra mancanza di abitudine a giocare su un terreno spazzato dal vento. Infatti il primo tempo, disputato controvento, è finito per 3-3. Come detto abbiamo sfruttato la nostra superiorità in mischia, dove disponiamo di molti giocatori validi sia fisicamente che tecnicamente. Il dominio nelle fasi statiche è stata la base per gestione della partita. Nel secondo tempo, anche quando siamo andati sotto per 8-10, avevamo la consapevolezza che grazie al vento a nostro favore e grazie alla forza del pack potevamo rimontare. Siamo rimasti tranquilli, abbiamo evitato di compiere errori dettati dal nervosismo e sono venute le due mete che ci hanno permesso di espugnare il campo della capoclassifica.
L’anno scorso dopo cinque partite Banca Cras Cus Siena rugby era ancora a quota zero. Quest’anno, invece la compagine bianconera ha totalizzato tre vittorie e due sconfitte. E’ cambiata di più la consistenza del girone o della sua squadra?
“L'anno scorso affrontammo tutte le squadre più attrezzate del girone. Quest’anno se è vero che alcune partite erano più abbordabili, altre, come quelle con l'Elba e Livorno erano altrettanto difficili. Diciamo i risultati rispettano il rapporto di valore tra la nostra squadra e il campionato.
Non ha rimpianti per la sconfitta di Cecina alla prima giornata con un avversario alla portata dei suoi uomini?
Noi non dobbiamo guardare alla classifica, ma ai nostri miglioramenti, ad approcciare con la massima concentrazione tutte le partite. Anche quelle sulla carta facile. E’ vero che potevamo fare di più a Cecina e che forse a Livorno potevamo ottenere il punto aggiuntivo per il bonus mete. Ma l'importante è crescere, e se l'approccio sarà quello di Livorno sarà difficile che perdiamo punti sul campo.
La squadra, pur rinforzata da alcuni giovani provenienti dall’under 19, è complessivamente la stessa dell’anno scorso.
La differenza vera e che il giocatori di mischia stanno rendendo molto, e che disponiamo di quattro validi saltatori che possiamo ruotare. Stiamo lavorando sul giovane Emilio Pieri, che proviene dall’under 19 per farlo diventare mediano di mischia, un ruolo che richiede tempo ed esperienza. Nessuno però si esprime ancora sopra l’ottanta per cento delle proprie potenzialità, compreso lo stesso pacchetto di mischia. Gran parte dei giocatori ha poca esperienza, avendo iniziato da uno o due anni, e questa stagione è ancora nella fase di avvio e gli allenamenti sono diventati veramente proficui da non molte settimane. Siccome in questo gioco l’esperienza è fondamentale noi non abbiamo scorciatoie, dobbiamo imparare giocando.
Oltrepassata la metà del girone d’andata ritiene che i play off siano un obiettivo alla portata della sua squadra?
L’obiettivo è vincere più partite possibili perché Banca Cras Cus Siena può giocare alla pari con tutti. Al resto ci penseremo più avanti.
Domenica prossima inizia un ciclo impegnativo. Il Rufus San Vincenzo, secondo in classifica, sarà ospite del campo dell’Acquacalda.
E’ una squadra che non conosco, non avendovi mai giocato contro. L’anno scorso hanno vinto la Coppa Toscana, sconfiggendo Prato in finale. Un attestato importante. Però non guardo ai risultati delle partite disputate finora; ritengo che San Vincenzo, esattamente come noi, sia una squadra che può giocare alla pari con tutti.
Poi la trasferta ad Arezzo e il match casalingo contro il Firenze 1931, con cui si chiuderà il girone d’andata.
Sono due partite difficili, con due squadre che in Coppa Toscana ci hanno sconfitto nettamente. Dovremo quindi giocare al massimo. Con Firenze, in particolare, dovremo dare ancora più che con Livorno, con cui la superiorità della nostra mischia si è rivelata determinante. Contro Firenze non so se ciò sarà sufficiente. Queste tre partite possono dare maggiore consapevolezza alla squadra, cui finora è mancata la continuità. Se la troveremo sarà un premio per i ragazzi e potremo iniziare il girone di ritorno con fiducia e serenità.
L’appuntamento per gli appassionati – ma anche per i semplici curiosi, sempre più numerosi – è per domenica alle 14.30 al Campo dell’Acquacalda.