"Una piscina geotermica" dovrebbe sorgere in località Aiuole
di Fabrizio Pinzuti
AMIATA – L’Enel Green Power, attraverso un proprio comunicato stampa, informa che è stato presentato nei giorni scorsi il progetto per la nuova piscina geotermica, anzi, per essere più esatti, che essa stessa “dona” ai comuni di Arcidosso e Santa Fiora il progetto per la piscina geotermica. “Una piscina innovativa e funzionale, riscaldata grazie al calore geotermico, accessibile a grandi, piccoli e turisti di tutta l’area amiatina grossetana e senese: è questo il progetto che Enel Green Power ha consegnato alle Amministrazioni Comunali di Santa Fiora e Arcidosso. L’idea progettuale, con tanto di studio di fattibilità, è stata presentata al nuovo Teatro comunale di Santa Fiora: l’impianto dovrebbe sorgere in località Aiuole, a fianco dell’area dell’elisoccorso e della protezione civile, e potrebbe essere tra l’altro messo a disposizione per accoglienza e operazioni di soccorso in caso di emergenze e calamità naturali. La piscina sarà di 1.850 mq, esclusi i locali tecnici, con una copertura superiore in legno lamellare e l’esterno interamente a vetro e avrà tre vasche di cui una semiolimpionica di 25×16,8, l’altra per bambini e l’ultima per attività di fitness, acquagym, idrobike e riabilitazione. I costi di gestione saranno molto contenuti, proprio perché l’acqua sarà riscaldata grazie al calore a basso costo messo a disposizione dalla geotermia, così come il riscaldamento della struttura potrà essere soddisfatto dal teleriscaldamento geotermico. In quest’area – ha detto Massimo Montemaggi, Responsabile Geotermia Enel Green Power – c’è un’ampia disponibilità di calore geotermico, in grado di soddisfare le esigenze di volumetrie significative. Oltre al teleriscaldamento per i grandi salumifici, il cui termodotto è in costruzione, sarà possibile cedere calore anche a strutture alberghiere, aziende e appunto a questa bellissima piscina di cui abbiamo voluto accollarci progetto a conferma del nostro impegno per la valorizzazione sociale del territorio e della sua vocazione sportiva, sociale e turistica”. Adesso dovranno essere le Amministrazioni Comunali a decidere se proseguire con l’iter amministrativo per poi intraprendere i lavori: nell’eventualità in cui il progetto dovesse proseguire, tra adempimenti burocratici e realizzazione dei lavori il percorso potrebbe concludersi in meno di due anni”.
Vari, come era da attendersi, i primi commenti. Si va dall’apprezzamento all’endorsement, dall’entusiasmo al “greenwashing”, dal “se insistiamo ci fanno pure la casa di riposo e lo stadio coperto” al “cosa non si farebbe per cercare consenso”.