
di Augusto Mattioli
SIENA. “Una persona è colpevole se viene riconosciuta tale solo al terzo grado di giudizio, ma..”. Dietro quel ma del senatore Massimo Mallegni, commissario toscano di Forza italia, a Siena questa mattina per una conferenza stampa su Mps, si nasconde un invito all’ex presidente Alessandro Profumo, condannato a sei anni a Milano assieme all’ex ad Fabrizio Viola, di valutare se non sia il caso che lasci il suo incarico di amministratore delegato all’azienda Leonardo.
“Profumo da stamani profuma meno – ha detto con una battuta Mallegni ai giornalisti -; fossi in lui una riflessione sull’incarico a Leonardo la farei. Nell’interesse dell’azienda, se fossi in lui, mi dimetterei. Se fosse stato un rappresentante del centro destra avrebbero già fatto una manifestazione con i forconi al circo Massimo a Roma”. Mallegni ha puntato il dito contro la nomina di Giancarlo Padoan, già ministro del Tesoro ed eletto parlamentare a Siena nelle passate elezioni politiche, alla presidenza di Unicredit, leggendo questa mossa come una manovra del Pd per avere un ruolo nelle future mosse nel mondo bancario che dovrebbero coinvolgere Mps e, appunto, potrebbe congiungersi proprio a Unicredit. Insomma, secondo Mallegni,per il Pd sarebbe ancora attuale quella battuta di Fassino “abbiamo una banca”, che il segretario dei Ds fece a Giovanni Consorte, che guidava Unipol al tempo in cui si parlava del tentativo di scalata a Bnn da parte di Unipol, dopo un’intercettazione pubblicata dal Giornale di Berlusconi.
Montepaschi quindi sarà uno dei temi sui quali Forza Italia in Toscana continuerà a battere, partendo dal ruolo che dovrà avere nell’economia locale e nazionale. Sempre su Mps nel finale della conferenza stampa non è mancata l’autocritica del senatore sul periodo in cui Denis Verdini faceva il bello e cattivo tempo nel partito, quando Banca Mps era oggetto di comuni interessi di potere. “Prendo le distanze da quell’epoca di Forza Italia”, ha sottolineato Mallegni. Una presa di posizione, che anche se detta nel finale della conferenza stampa, è diversa da quelle di altri esponenti del suo partito che dimenticavano, nelle giuste critiche alla gestione delle vicende montepaschine da parte di chi era nella maggioranza, questa parte della storia della banca.
Altro tema della conferenza stampa la nuova giunta regionale a guida Giani: “Siamo stati artefici della debacle di Italia viva – ha premesso – se è inconsistente oggi il merito è nostro. La parte giusta dei moderati è la nostra. Per quanto riguarda la giunta aspetto i nomi. Non si sa cosa abbia in mente Giani. Faccia le nomine secondo lui migliori”.