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Allora Paolo raccontaci il match contro Baghdatis ?
"E’ stato piuttosto duro perché lui veniva dalla finale di Sidney e quindi é in un periodo che sta giocando molto bene e poi c’erano quasi 5000 persone di cui la maggior parte greci che ogni punto facevano cori da stadio, non era una situazione semplice".
Troppo forte o vorresti giocarci di nuovo ?
"Sinceramente mi piacerebbe giocarci di nuovo perché comunque alla fine più la partita andava avanti e meglio mi sentivo quindi chissà, magari la prossima volta avrò più' chances. Certo é che anche un sorteggio migliore non mi dispiacerebbe !!!"
Cosa cambieresti tatticamente?
"Credo che alla fine avevo trovato la chiave del gioco spostandolo dalla parte del diritto e aprendomi il campo, magari dovrò aumentare un pò la percentuale di prime di servizio".
Vedendo il tabellone, quale giocatore avresti voluto incontrare su questa superficie?
"Da incontrare meglio di lui c'erano parecchi giocatori, sopratutto sudamericani e spagnoli che sulle superfici veloci fanno piuttosto fatica".
Una domanda d'obbligo, quale è stata l'emozione ad arrivare agli Australian Open da protagonista?
"L'emozione e' stata tanta prima di entrare in campo, poi con la concentrazione e l'adrenalina del match passa in secondo piano …. però e' stata una grandissima soddisfazione …"
Quali tornei ti aspettano adesso?
"Adesso per il prossimo mese mi sposterò in Sudamerica a giocare quattro Grand Prix, poi tornerò in Italia per una decina di giorni prima della trasferta sul cemento americano di 6 settimane a marzo".
Pensi di avere maggiori possibilità sulla terra rossa del Roland Garros ?
"Diciamo che anche sulla terra dipenderà molto dal sorteggio, perché sarò in tabellone anche a Parigi, al Roland Garros, ma se incontro subito Nadal potrebbe essere piuttosto complicato …."