
CASOLE D’ELSA. Da Forza Italia riceviamo e pubblichiamo.
“Giovedì 10 settembre al palacongressi di Casole d’Elsa i candidati di Forza Italia Fabio Massimo Castellani, Maria Concetta Raponi, Roberto Bilenchi hanno esposto le proprie idee su questi temi. Presente anche la candidata Lucia Cervigni, espressione del territorio valdelsano assieme a Bilenchi.
Tra gli invitati, presenti il sindaco di Casole, il presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia Siena Nord e coordinatore degli ATC toscani e rappresentanti di Federcaccia e Confederazione Cacciatori Toscani.
Dopo un breve saluto di Lorenzo Lorè, coordinatore Provinciale, Fabio Massimo Castellani, capolista di Forza Italia, ha parlato di agricoltura e pastorizia, sottolineando che la semplificazione burocratica per gli agricoltori è alla base della loro possibilità di fare investimenti e restare competitivi. Inoltre ha parlato anche del prossimo piano di sviluppo rurale e della necessità di fare sistema per gli agricoltori sul nostro territorio.
Gli ha fatto seguito Maria Concetta Raponi con una panoramica generale sull’ambiente, che per la nostra provincia rappresenta un patrimonio inestimabile, fatto di parchi, oasi e riserve i quali meritano politiche che le tutelino e le valorizzino dal punto di vista turistico. La Regione deve prevedere regole semplici ma chiare, che riescano a contemperare il rispetto dell’ecosistema con l’aspetto economico. Il rischio idrogeologico nella nostra Provincia è una condizione costante, si presenta infatti ad ogni nubifragio in varie zone della Provincia a partire dalle zone di Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Sovicille, Murlo, Val d’Elsa e Siena stessa.
Il tempo ci ha insegnato che stare allerta non basta, la Regione nonostante fosse ben consapevole di tale situazione non è mai stata accanto ai Comuni in quelle opere di prevenzione e interventi di messa in sicurezza di fiumi e corsi d’acqua.
Occorrono investimenti e occorre un piano regionale di facile lettura e attuazione, meno burocrazia nel rispetto comunque e sempre degli ecosistem .
Bilenchi ha poi parlato del Progetto geotermico Mensano e dell’invaso di Pian di Goro, concludendo che non si può modificare un ecosistema senza la condivisione delle popolazioni interessate. Le nostre proposte, ha ribadito Bilenchi, tra cui la riforma della L.R. 46/2013 “Dibattito pubblico e promozione della partecipazione”, vanno nel verso giusto.
Due parole anche sul lupo: secondo Bilenchi, il rimborso dei danni non dà valore aggiunto e la prevenzione costa molto. Ma lupi o, piuttosto, ibridi cane/lupo? Le informazioni reperite fanno ipotizzare una preponderanza degli ibridi. Il problema va risolto, tenendo conto che le giuste esigenze di conservazione riguardano la specie “canis lupus” e non gli ibridi.
Lavoriamo con gli agricoltori per una caccia sostenibile, afferma infine Bilenchi. Serve riequilibrare la consistenza di corvidi e di cinghiali, anche per limitare i danni e la prevenzione, rilanciare la produzione naturale di fagiani e lepri, la caccia con i cani e la cinofilia venatoria sportiva, fonte di un possibile turismo. Altre proposte: valorizzare i “capannai”, come rilevatori di dati sulle migrazioni, semplificare le procedure, etc
Ha concluso la serata il sindaco di Casole, esponendo una serie di considerazioni riguardo al Progetto Mensano e all’invaso di Pian di Goro”.