Il silenzio della proprietà dell'area storica
SIENA. Presso la Prefettura di Siena ha avuto luogo un partecipato dibattito sulla questione dei rischi inerenti ai lavori in corso presso i bagni di Petriolo per il nuovo tracciato a doppia corsia della siena-Grosseto. L’iniziativa è stata promossa dal Club Unesco di Siena, che ha deciso di concentrarsi su temi di particolare rilievo nel dibattito pubblico. In questo caso si trattava di lavorare per la tutela di un’area che, immersa com’è nella valle della Farma, è di grande interesse storico, culturale e naturalistico e perciò sottoposta ad ogni sorta di vincoli ambientali, che si desidererebbe veder rispettati.
Infatti l’area verrà investita pesantemente dai lavori di interesse nazionale commissionati dall’Anas, che era presente all’incontro con l’ing. Antonio Mazzeo, il quale è intervenuto per illustrare le fasi della preparazione dei lavori, programmati fin dal lontano 1993 e entrati nel concreto solo dal 2005, passando per una delibera CIPE del 2007, fino ad arrivare al progetto esecutivo approvato ad inizio del 2013. Ora sono anche a disposizione i finanziamenti e, esaurite le varie fasi del procedimento amministrativo, l’impresa aggiudicataria ha già cominciato a predisporre i cantieri per iniziare i lavori.
Si prevede in particolare che circa un anno dureranno i lavori per i due piloni di circa 100 metri di altezza sulle due sponde del Farma del nuovo viadotto che comporteranno il continuo passaggio di automezzi pesanti a pochi metri di distanza dalla chiesetta medievale con sottostanti le vasche dei bagni già frequentati da papi come Pio II e principi per la loro fama tra tutte le altre terme toscane. Siena finanziò la costruzione della chiesa (ancora oggi consacrata) e la permanenza del prete che la curava in loco proprio per agevolare il soggiorno delle persone accorse ai bagni, di cui si ha notizia già per l’inizio del 1200.
Uno dei problemi emersi è il silenzio della proprietà dell’area storica (la società assicuratrice Unipol) a fronte delle richieste della Soprintendenza competente di predisporre un piano di recupero della struttura, ora con gravi lesioni nelle nelle partisottostanti la chiesetta, suscettibile perciò di crollo conseguente al cedimento delle strutture sottostanti. Altro problema è quello delle acque sorgive che possono essere impedite nel loro decorso dal traffico pesante che investirà l’area soprastante. Altro ancora quello dell’ acqua da utilizzare per i lavori da effettuare, che verrà tutta attinta dal fiume Merse.
Di fronte a queste questioni, da parte di ANAS è stato escluso che si possa all’utilizzo di teleferiche come negli anni ’70 per il trasporto dei materiali (anche, si è detto dai costruttori, per problemi di tutela ambientale e di sicurezza allora meno sentiti), e pertanto si è ribadita la scelta del transito accanto alla chiesetta. I danni dovrebbero essere evitati dal tipo di strada di cantiere predisposta, e comunque, a breve il sistema di controllo delle vibrazioni dovrebbe essere sottoposto al placet della Soprintendenza. Resta il fatto però che non è stato garantito che il passaggio cominci solo dopo l’approvazione del sistema di controllo, così come l’uso delle acque della Merse per i lavori non venga iniziato prima che la Provincia abbia ricevuto la perizia richiesta sui prelievi.
Nel complesso, quindi, nonostante le ampie assicurazioni e le disponibilità dichiarate, le perplessità e i rischi appaiono notevoli, per cui si chiede con forza che, durante l’incontro per trattare le tematiche relative all’impatto ambientale derivante dall’ampliamento della E78 tratto Grosseto-Siena convocato dal Ministero per le infrastrutture ed i trasporti il 1 luglio a Firenze, siano fornite risposte precise anche sui tempi degli annunciati adempimenti.
L’incontro a Firenze viene considerato il primo incontro del tavolo di concertazione, da tempo richiesto dalle associazioni, per tutelare e promuovere le terme di Petriolo: finalmente, anche la parte pubblica si impegna ad aprire il tavolo.
L’aspetto positivo dell’incontro presso la Prefettura di Siena, è stata la sensibilità dimostrata dai prefetti di Siena e di Grosseto; quest’ultimo ha annunciato un prossimo incontro nella sua città proprio per proseguire il confronto tra le istituzioni e le associazioni ambientaliste, e ha promesso di favorire la partecipazione ai processi lavorativi in corso. Inoltre, è emersa chiaramente la necessità, da tutti sottolineata, di sottrarre l’area nel suo complesso al degrado cui è stata condannata negli ultimi decenni.
Petriolo ha tanti amici ed estimatori e può divenire anche un’importante realtà economica per le sue attrattive turistiche. Ma è necessario sottrarlo al disinteresse cui la politica lo ha relegato da tanti anni. L’emergenza data da questi lavori deve essere l”occasione giusta per interventi incisivi e rispettosi al tempo stesso fin qui mancati.
Sezioni Italia Nostra di siena e di Grosseto
Associazione amici dei Bagni di Petriolo
Tuscany Wild Tuscany/tra Siena e Maremma