![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2020/05/Palazzo_mezzanotte2-1-e1573467293455.jpg)
Mattinata incerta per le borse europee. Dopo un’apertura in ribasso il Ftse Mib ha invertito la rotta e viaggia in rialzo dello 0,5% in area 19.950 punti. Ben intonati anche il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), flat il Cac 40 di Parigi mentre flette il Dax di Francoforte (-0,2%).
In progresso di circa mezzo punto percentuale i futures su Dow Jones e S&P500, stabile quello sul Nasdaq. Fra le borse asiatiche, in calo il Nikkei giapponese (-1,4%) in scia alle indiscrezioni riguardanti le dimissioni del Premier Shinzo Abe per motivi di salute.
Il tutto all’indomani dell’intervento di Jerome Powell, che ha confermato la politica monetaria accomodante e ha fissato il target medio di inflazione al 2%, ammettendo dunque scostamenti temporanei oltre tale soglia per sostenere il mercato del lavoro. Dinamica che ha generato un irripidimento della curva dei tassi, portando gli operatori a vendere i titoli a lunga scadenza, più sensibili all’inflazione.
In calo il dollaro, che consente all’euro di riportarsi a quota 1,19 mentre il cambio tra biglietto verde e yen scende a 105,6.
Dall’agenda macroeconomica si attendono nel pomeriggio i dati americani sulle scorte all’ingrosso e su reddito e spesa personale di luglio. In Italia la fiducia dei consumatori è risalita a 100,8 punti ad agosto (consensus 101) mentre il sentiment economico si attesta in rialzo a 80,8 punti. Pil francese in contrazione del 13,8% congiunturale nel secondo trimestre, mentre in Germania l’indice sulla fiducia dei consumatori cala a sorpresa a -1,8 punti.
Focus anche sull’escalation di tensioni tra Usa e Cina, dopo il lancio di missili nel Mar cinese meridionale da parte di Pechino e le misure imposte da Washington nei confronti di 24 società statali del Paese asiatico legate ai lavori realizzati in quell’area. Attenzione anche all’evoluzione della pandemia di Covid-19 e allo sviluppo di cure per combattere la pandemia.
Tra le materie prime, l’oro approfitta della debolezza del dollaro per riportarsi a 1.960 dollari l’oncia. Poco mosse invece le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 45,4 dollari e il Wti (-0,3%) a 42,9 dollari al barile, mentre sembra essersi indebolito l’uragano Laura che si sta riversando sugli Usa.
Tornando all’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 143 punti base, con il rendimento del decennale italiano stabile all’1,03%.
Sul Ftse Mib, infine, gli acquisti premiano il comparto bancario e in particolare Unicredit (+3,6%), oltre a Telecom Italia (+2,8%) sostenuta dai progressi ulla rete unica e Prysmian (+2,7%) dopo l’upgrade a overweight di Jp Morgan.
Ancora in calo Diasorin (-3%), penalizzata dalla notizia che Abbott Laboratories ha ricevuto dalla FDA l’autorizzazione per l’uso in emergenza del suo test sul Covid-19, che fornisce risultati in 15 minuti, senza necessità di strumentazioni, al costo di 5 dollari.
Fonte MarketInsight