di Augusto Mattioli
SIENA. Oggi la dirigenza della Virtus ha incontrato il sindaco Cenni e l’assessore allo sport Massimo Bianchi e i vertici della Banca Mps, che sponsorizza la società di via Vivaldi, tramite Consum.it. Il tem in discussione era ll' eventuale partecipazione al campionato di Lega 2. La possibilità che ciò accada deriva dalla decisione del Consiglio della Federazione pallacanestro di escludere la Fortitudo Bologna dalla Lega 2 (dove era retrocessa), per problemi di carattere finanziario e di ammetterla però alla serie A dilettanti, la ex serie B. Un modo per non perdere una società che comunque ha dato molto al basket italiano.
Dunque la Virtus – arrivata, con la sfida di Latina, ad un passo dalla promozione in Lega 2 – ora ha la possibilità di parteciparvi. Il problema però è di carattere finanziario. Nel senso che ci vorrà qualcosa in più per presentare una squadra accettabile (si parte da un plafond di 1 milione e 500mila euro per arrivare a 2,5 milioni) . E quel qualcosa in più verrà richiesto allo sponsor Mps. Però con molto "tatto", quasi per non disturbare… Si tratterà di vedere se i dirigenti della Virtus troveranno orecchi attenti oppure se, in nome dell'austerity, alla banca non prenderanno in esame le richieste.
Tra l’altro occorre dire che – salvo che per la Mens Sana – per la prossima stagione sportiva la banca sembra intenzionata a dare qualche sforbiciata alle cifre delle sponsorizzazioni per la problematica situazione economica. Alla Virtus (che guarda con favore all’ipotesi della Lega 2) sostengono che questo è un problema di interesse generale della città, che ha fatto dello sport (calcio e basket), un veicolo di promozione complessiva. Quindi, deve essere appunto la città con le sue istituzioni a dare una risposta in merito. Certo, si sottolinea, una risposta negativa non sarebbe bella sul piano dell’immagine per la classe dirigente senese. In più dalla presidenza tengono a far sapere che la società "non intende fare il passo più lungo della gamba". Insomma, l'operazione è improntata alla grande prudenza.
Per il basket senese comunque questa vicenda è la conferma che i soldi investiti dal Babbo Monte con le sponsorizzazioni hanno reso bene. Ora bisognerà esaminare i pro e i contro della questione. Magari pensando ad un progetto che interessi il basket senese nel suo complesso.
SIENA. Oggi la dirigenza della Virtus ha incontrato il sindaco Cenni e l’assessore allo sport Massimo Bianchi e i vertici della Banca Mps, che sponsorizza la società di via Vivaldi, tramite Consum.it. Il tem in discussione era ll' eventuale partecipazione al campionato di Lega 2. La possibilità che ciò accada deriva dalla decisione del Consiglio della Federazione pallacanestro di escludere la Fortitudo Bologna dalla Lega 2 (dove era retrocessa), per problemi di carattere finanziario e di ammetterla però alla serie A dilettanti, la ex serie B. Un modo per non perdere una società che comunque ha dato molto al basket italiano.
Dunque la Virtus – arrivata, con la sfida di Latina, ad un passo dalla promozione in Lega 2 – ora ha la possibilità di parteciparvi. Il problema però è di carattere finanziario. Nel senso che ci vorrà qualcosa in più per presentare una squadra accettabile (si parte da un plafond di 1 milione e 500mila euro per arrivare a 2,5 milioni) . E quel qualcosa in più verrà richiesto allo sponsor Mps. Però con molto "tatto", quasi per non disturbare… Si tratterà di vedere se i dirigenti della Virtus troveranno orecchi attenti oppure se, in nome dell'austerity, alla banca non prenderanno in esame le richieste.
Tra l’altro occorre dire che – salvo che per la Mens Sana – per la prossima stagione sportiva la banca sembra intenzionata a dare qualche sforbiciata alle cifre delle sponsorizzazioni per la problematica situazione economica. Alla Virtus (che guarda con favore all’ipotesi della Lega 2) sostengono che questo è un problema di interesse generale della città, che ha fatto dello sport (calcio e basket), un veicolo di promozione complessiva. Quindi, deve essere appunto la città con le sue istituzioni a dare una risposta in merito. Certo, si sottolinea, una risposta negativa non sarebbe bella sul piano dell’immagine per la classe dirigente senese. In più dalla presidenza tengono a far sapere che la società "non intende fare il passo più lungo della gamba". Insomma, l'operazione è improntata alla grande prudenza.
Per il basket senese comunque questa vicenda è la conferma che i soldi investiti dal Babbo Monte con le sponsorizzazioni hanno reso bene. Ora bisognerà esaminare i pro e i contro della questione. Magari pensando ad un progetto che interessi il basket senese nel suo complesso.