Siena Prima è un modello organizzativo efficace
SIENA. Un modello organizzativo che salva ogni anno circa 200 persone colpite da infarto. Si tratta del progetto Siena PRIMA, la rete provinciale dell’infarto attivata nel settembre 2008, grazie alla stretta collaborazione tra l’Emodinamica dell’AOU Senese, il 118, gli ospedali dell’Azienda USL7 e le associazioni Misericordia e Pubblica Assistenza. A quasi due anni dall’attivazione del progetto, il prossimo 21 maggio si terrà un convegno dal titolo “La Rete per la gestione della cardiopatia Ischemica Acuta nella Provincia di Siena”, per fare il punto della situazione, presentare gli ottimi risultati raggiunti e confrontarsi su un ulteriore potenziamento del sistema.
“La rete dell’infarto – spiega Carlo Pierli, direttore dell’Emodinamica dell’AOU Senese – consente, a chi è colpito da una sindrome coronarica acuta, di arrivare direttamente in Emodinamica, ed essere curato tempestivamente, grazie alla prontezza e competenza del personale medico del 118, di cardiologi e infermieri altamente specializzati presenti nelle cardiologie e nell’emodinamica senese”. Con la rete provinciale dell’infarto si vuole diminuire quello che viene chiamato il Door-To-Balloon, cioè il tempo che passa da quando il paziente riceve il primo soccorso medico a quando giunge in Emodinamica, che è il centro di riferimento per l’interventistica. “L’ottima organizzazione della rete – continua Pierli – e il profondo e continuo impegno di tutti gli attori coinvolti, hanno consentito di salvare molte vite e ridurre i tempi di soccorso, con un forte risparmio di risorse, a tutto vantaggio dei pazienti. La nostra Emodinamica, ogni anno, tratta in urgenza 200 infarti ed esegue circa 800 angioplastiche e 2500 coronarografie e cateterismi cardiaci, oltre ad altri interventi di alta specialità sul sistema cardiovascolare, con un’attività interventistica attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con sei emodinamisti di grossa esperienza in campo interventistico e di gestione delle urgenze“.
L’incontro ha l’obiettivo di facilitare il percorso assistenziale, sia dal punto di vista organizzativo che strettamente terapeutico. Interverranno al convegno, in qualità di relatori, gli attori della rete provenienti dall’Emodinamica delle Scotte e dal Sistema di Emergenza Territoriale della provincia di Siena.
“La rete dell’infarto – spiega Carlo Pierli, direttore dell’Emodinamica dell’AOU Senese – consente, a chi è colpito da una sindrome coronarica acuta, di arrivare direttamente in Emodinamica, ed essere curato tempestivamente, grazie alla prontezza e competenza del personale medico del 118, di cardiologi e infermieri altamente specializzati presenti nelle cardiologie e nell’emodinamica senese”. Con la rete provinciale dell’infarto si vuole diminuire quello che viene chiamato il Door-To-Balloon, cioè il tempo che passa da quando il paziente riceve il primo soccorso medico a quando giunge in Emodinamica, che è il centro di riferimento per l’interventistica. “L’ottima organizzazione della rete – continua Pierli – e il profondo e continuo impegno di tutti gli attori coinvolti, hanno consentito di salvare molte vite e ridurre i tempi di soccorso, con un forte risparmio di risorse, a tutto vantaggio dei pazienti. La nostra Emodinamica, ogni anno, tratta in urgenza 200 infarti ed esegue circa 800 angioplastiche e 2500 coronarografie e cateterismi cardiaci, oltre ad altri interventi di alta specialità sul sistema cardiovascolare, con un’attività interventistica attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con sei emodinamisti di grossa esperienza in campo interventistico e di gestione delle urgenze“.
L’incontro ha l’obiettivo di facilitare il percorso assistenziale, sia dal punto di vista organizzativo che strettamente terapeutico. Interverranno al convegno, in qualità di relatori, gli attori della rete provenienti dall’Emodinamica delle Scotte e dal Sistema di Emergenza Territoriale della provincia di Siena.