SIENA. Il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Siena hanno deciso che salvo diversa evoluzione della situazione epidemiologica locale e nazionale, dal 17 agosto al 31 dicembre 2020 anche gli esami di profitto in forma scritta potranno essere tenuti in presenza.
Le modalità di attuazione di tali esami sono analoghe a quelle già definite per gli esami orali, prevedendo la non obbligatorietà dello svolgimento in presenza né per il docente (che può decidere di continuare a tenere tali esami esclusivamente in forma telematica), né per lo studente (che, pur nel caso di appelli “in presenza”, potrà scegliere di sostenerli “in remoto”).
I docenti intenzionati a svolgere tali esami in presenza dovranno darne tempestiva comunicazione al presidio di riferimento, indicando il numero previsto di studenti partecipanti, così da consentire l’assicurazione di misure di distanziamento sufficienti per la prevenzione del contagio. Agli stessi docenti è fatto obbligo di prevedere la possibilità che a tali appelli possano comunque partecipare anche studenti in remoto, ovvero che agli studenti in remoto sia garantito un pari numero di appelli.
Le stesse modalità restano in vigore anche per gli appelli orali.
Le predette norme si intendono valide anche per tutte le prove di autovalutazione e di ammissione ai corsi di studio dell’Ateneo, ad eccezione di quelli di area sanitaria.
Gli appelli di esame di laurea continueranno ad essere svolti esclusivamente in modalità a distanza.
Per ogni altra tipologia di esame (prove conclusive di master, corsi di formazione, etc.), si demanda ai responsabili – sentiti i direttori dei dipartimenti – la definizione delle modalità di svolgimento nel rispetto delle disposizioni di sicurezza.
La presente disciplina resta in vigore – salvo diversa comunicazione – fino al 31 dicembre 2020.