300mila euro per ridurre l’impatto del Covid-19. Renai: “Una scelta importante per contribuire al rilancio economico del territorio”
SIENA. Da AdF arriva un fondo di solidarietà per le imprese locali in difficoltà. L’assemblea dei soci aveva chiesto un’iniziativa anti-crisi che ha trovato risposta: un fondo di 300mila euro dedicato a ridurre l’impatto economico causato dall’emergenza Covid-19. Nella seduta assembleare di oggi (28 luglio) è stata infatti condivisa la scelta di attivare questo strumento, che permetterà di essere ancora più vicini al tessuto economico locale. Dopo il Protocollo di Economia Circolare, AdF Green e l’accordo con ASA, AdF mette in campo un nuovo strumento per contribuire alla ripartenza del territorio, pensando alle attività economiche costrette alla chiusura forzata durante il lockdown.
“Una scelta significativa e importante, che ho voluto condividere con l’assemblea dei soci dando seguito a quanto da loro richiesto, per sostenere le imprese locali in un momento di difficoltà – spiega il presidente AdF Roberto Renai – confermando la vocazione di AdF ad essere motore di rilancio e sviluppo. Nonostante gli effetti del lockdown si siano fatti sentire anche per noi, con un calo dei consumi nel primo semestrale di quest’anno, ci sono segnali positivi di ripresa in questo periodo estivo e la fiducia necessaria per non venire meno alla nostra mission aziendale: lavorare per il benessere della comunità e del territorio. Dopo il Protocollo di Economia Circolare, mettiamo in campo questo Fondo di Solidarietà per dare una mano a chi è in difficoltà e contribuire al rilancio dell’economia locale, per un green new deal post Covid. Il destino di AdF è intimamente legato a quello delle imprese che operano nel territorio servito, per ripartire è necessario farlo tutti insieme”.
Il fondo di solidarietà gestito da AdF fino a esaurimento ha un importo di 300mila euro ed è destinato alle attività che sono state chiuse durante il lockdown, continuando però a consumare acqua per mantenere in efficienza il sistema aziendale. Come requisito aggiuntivo, inoltre, è necessario che successivamente alla ripartenza le imprese richiedenti non abbiano recuperato il fatturato perduto e che di conseguenza, alla data del 30 giugno il fatturato del primo semestre riporti perdite non inferiori al 20% rispetto all’analogo fatturato dell’anno precedente.
AdF viene incontro anche alle imprese che non hanno avuto consumi idrici durante il periodo di chiusura ma che proprio a causa dello stop all’attività si trovano in difficoltà economica, attraverso lo strumento della dilazione dei pagamenti scaduti nelle settimane di chiusura.