
I futures sull’azionario Usa oscillano intorno alla parità, preannunciando una partenza poco mossa a Wall Street tra le speranze su un vaccino contro il coronavirus e le nuove tensioni tra Stati Uniti e Cina.
Chiusura contrastata ieri per i principali indici americani, che hanno rallentato nel finale in scia all’incertezza sul nuovo pacchetto di stimoli Usa per sostenere la ripresa dell’economia. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,6% e lo S&P 500 lo 0,6%, mentre il Nasdaq ha perso lo 0,8%.
Gli Stati Uniti hanno ordinato la chiusura del consolato cinese generale di Houston, in Texas, con l’obiettivo di proteggere la proprietà intellettuale e “informazioni private” degli americani.
Una mossa definita da Pechino “una provocazione politica unilaterale”, richiedendo a Washington di tornare sui propri passi, altrimenti sarà costretta ad adottare contromisure.
Focus, inoltre, sulle trattative al Congresso Usa per varare un nuovo programma di stimoli fiscali per contrastare gli effetti della pandemia, con Repubblicani e Democratici ancora distanti sull’entità degli aiuti rendendo incerte le tempistiche dell’approvazione del nuovo piano.
Intanto, il presidente americano Donald Trump ha avvisato che probabilmente la crisi del coronavirus peggiorerà ulteriormente prima di migliorare, mentre negli Stati Uniti continua a crescere il numero dei contagi.
A risollevare parzialmente il sentiment dei mercati contribuisce però la notizia che Pfizer e l’azienda biotecnologica tedesca BioNTech riceveranno 1,95 miliardi di dollari dal governo statunitense per produrre e distribuire fino a 600 milioni di dosi del loro vaccino candidato contro il Covid-19.
Sul fronte trimestrali, infine, attenzione oggi in particolare sui risultati di Microsoft e Tesla, con quest’ultima che potrebbe riportare il quarto trimestre consecutivo di profitti ottenendo i requisiti per entrare nello S&P 500.
Fonte MarketInsight