
Wall Street parte ancora forte, in scia alla brillante seduta di molti listini europei, ma cede nel finale dimezzando parte dei guadagni.
Anche ieri i listini hanno tenuto velocità alternate con i meno performanti nelle scorse settimane che sono andati meglio rispetto a quelli che invece avevano tirato la volata nei mesi precedenti.
Nel dettaglio, il Nasdaq (-0,8%) è l’unico indice che ha chiuso in negativo mentre avanzano con ritmi diversi gli altri tre listini principali: Dow Jones (+0,6%), S&P500 (+0,2%), Russell 2000 (+1,3%).
Sale anche il VIX di oltre un punto percentuale a quota 24,85.
Il mercato è stato penalizzato nel finale dalla notizia che gli aiuti fiscali in scadenza a fine mese non saranno prorogati, almeno nella stessa entità dei mesi precedenti.
Wall Street continua a mostrare la sua vulnerabilità nelle sedute nelle quali la tecnologia non è in grado di trascinare il mercato con i titoli a grande capitalizzazione che faticano ad allungare ulteriormente dopo una lunghissima corsa.
Il settore energia è stato ieri di gran lunga il migliore (+6%) con nove delle dieci azioni più performanti dello S&P500 che appartenevano a questo comparto.
Anche il petrolio ha comunque brillantemente contribuito con un rialzo del 2,4% a quota 41,6 dollari l’oncia.
Tra i metalli preziosi, giornata da incorniciare per l’argento che dopo aver superato la soglia psicologica dei 20 dollari l’oncia vola a 21,60 (+7%), ma continua la corsa nella mattinata asiatica avanzando di un altro cinque per cento a quota $22,7.
Bene anche l’oro che guadagna ieri oltre un punto percentuale ed un altro mezzo questa mattina superando la barriera dei 1.850 dollari l’oncia.
Sul mercato valutario il dollaro ha sfondato ieri la barriera dei 1,15 nei confronti della moneta unica e scambia a 1,154 sui mercati orientali.
Fonte MarketInsight