
Dal bottom dello scorso 19 marzo a 5,51 euro le quotazioni dei titoli del gruppo automobilistico italo-americano hanno avviato un equilibrato movimento ascendente, giungendo nelle ultime sedute a muoversi nuovamente a ridosso dell’importante resistenza statica posizionata a 9,329 euro.
Il deciso superamento di questo livello, consentendo la ripresa del sopracitato uptrend di medio periodo, potrebbe poi proiettare i corsi delle azioni Fca verso la successiva barriera individuabile a 9,498 euro, al di sopra del quale il primo obiettivo rialzista di breve periodo è posizionabile a 9,807 euro. Nel caso di breakout di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Mike Manley potrebbe così tentare di chiudere il gap down dello scorso 9 marzo e puntare verso il successivo target individuabile a 10,31 euro.
La pressione dei venditori, al contrario, potrebbe tornare a farsi sentire sui corsi delle azioni Fca nel caso di cedimento di un primo supporto statico posto a 9,023 euro. In questo scenario negativo, le quotazioni dei titoli del gruppo controllato da Exor con il 28,66% del capitale e prossimo alla fusione con il colosso francese Psa potrebbero scivolare verso il successivo supporto individuabile a 8,841 euro, al di sotto del quale gli obiettivi ribassisti di breve periodo sono posizionabili rispettivamente a 8,50 euro, il primo, e a 8,117 euro, il secondo.
Da inizio anno la performance dei titoli Fca è pari a -30,4% (+4,0% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 16 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 11,06 euro, con un potenziale rialzista del 20,4 per cento.
Quotazione di riferimento: 9,184 euro
+12,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 10,31 euro;
+6,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 9,807 euro;
+3,4% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 9,498 euro;
+1,6% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 9,329 euro;
-1,8% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 9,023 euro;
-3,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 8,841 euro;
-7,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 8,50 euro;
-11,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 8,117 euro.
Fonte MarketInsight