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I listini americani soffrono la debole seduta del settore tecnologico che trascina al ribasso tutti gli indici principali, i quali tuttavia recuperano rispetto ai minimi di apertura e chiudono comunque sui massimi intraday mantenendo intatte le possibilità che il rialzo degli ultimi quattro mesi riparta già nelle prossime sedute.
Il Dow Jones cede mezzo punto percentuale, lo S&P500 lo 0,3%, il Nasdaq lo 0,7% ed il Russell 2000 l’1,1%. Positivo il VIX che guadagna un punto percentuale risalendo a quota 28 punti.
Wall Street ha subito il rischio di un lockdown di tutto il Texas, per ora rinviato che ha consentito un recupero delle quotazioni.
In after hours, Netflix cede il nove per cento sull’onda di nuovi abbonamenti alla pay-tv nel secondo trimestre ma non supportati da altrettante entusiasmanti previsioni per quello in corso.
Anche ieri il mercato è stato penalizzato, come accade da inizio settimana, dall’andamento dei “big” del settore tecnologico (Amazon -0,4%) e dai settori legati alla riapertura del business (casino, crociere e compagnie aeree) che decurtano parte dei guadagni realizzati nella seduta precedente.
In calo i metalli preziosi con oro ed argento che cedono entrambi oltre un punto percentuale ed il metallo più nobile che scivola al di sotto della soglia psicologica dei 1.800 dollari l’oncia.
Mercato obbligazionario ormai ingessato dall’intervento della Federal Reserve con il Tbond che rimane compreso da settimane in un rendimento tra lo 0,6 e lo 0,65%.
Petrolio in lieve calo (-0,7%) a quota 40,7 dollari al barile mentre il dollaro recupera nel finale di seduta risalendo a quota 1,139 nei confronti della moneta unica.
Fonte MarketInsight