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Dallo scorso 6 luglio le quotazioni dei titoli dell’istituto guidato da Jean-Pierre Mustier si muovono lateralmente al di sotto dell’importante resistenza statica posizionata a 8,879 euro, all’interno di un quadro grafico rialzista nel breve termine e con alle spalle le medie mobili a 50 e a 100 sedute. Un movimento che potrebbe essere interpretato come il tentativo di costruire una solida base di accumulazione in vista di una nuova accelerazione rialzista dei corsi delle azioni UniCredit.
Il breakout della sopracitata barriera a 8,879 euro rappresenterebbe, quindi, un segnale molto positivo per le quotazioni dei titoli della banca milanese che potrebbero così allungare verso la successiva resistenza statica individuabile a 9,089 euro. Nel caso poi di superamento di questo livello, i corsi delle azioni Unicredit potrebbero mettere rapidamente nel mirino un primo obiettivo rialzista posizionabile a 9,34 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a 9,689 euro, ricoprendo così il gap down dello scorso 9 marzo.
Lo scenario positivo appena delineato per le quotazioni dei titoli dell’istituto di piazza Gae Aulenti, al contrario, potrebbe essere messo a rischio dall’eventuale cedimento di un primo supporto statico posto a 8,482 euro, con possibile discesa fino al successivo supporto individuabile a 8,285 euro. Nell’ipotesi di rottura al ribasso di questo livello i corsi delle azioni Unicredit potrebbero essere proiettati verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 8,10 euro, con successivo target è a quota 7,86 euro.
Da inizio anno la performance dei titoli Unicredit è pari a -32,4% (+31,6% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 25 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 10,02 euro, con un potenziale rialzista del 13,9 per cento.
Quotazione di riferimento: 8,799 euro
+10,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 9,689 euro;
+6,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 9,34 euro;
+3,3% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 9,089 euro;
+0,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 8,879 euro;
-3,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 8,482 euro;
-5,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 8,285 euro;
-7,9% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 8,10 euro;
-10,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 7,866 euro.
Fonte MarketInsight