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Partenza incerta a Wall Street mentre entra nel vivo la stagione delle trimestrale con i primi risultati delle grandi banche statunitensi. Lo S&P 500 cede lo 0,3% e il Nasdaq lo 0,1%, mentre il Dow Jones resiste sulla parità (-0,01%).
Nel secondo trimestre, JP Morgan (+1,9%) ha registrato un crollo degli utili del 50% battendo però le attese degli analisti, con la pandemia che ha penalizzato le attività creditizie del gruppo e costretto la banca ad accantonare riserve per far fronte a potenziali default.
Diffusi prima dell’apertura anche i risultati di Citigroup (-0,6%) e Wells Fargo (-5,9%), mentre nei prossimi giorni usciranno quelli di Goldman Sachs, Bank of America e Morgan Stanley.
Ancora sotto i riflettori Tesla (+6%), in rialzo in scia alla notizia di un incontro tra la società e i funzionari di un distretto della città di Chongqing in Cina per discutere un’accelerazione dei progetti nella regione.
Continua intanto a preoccupare il diffondersi della pandemia in diversi stati Usa, con la California che ha reintrodotto alcune misure restrittive per contenere l’aumento dei contagi.
Sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, dopo i dati di giugno sull’inflazione Usa. Il cambio euro/dollaro sale a 1,137, mentre il dollaro/yen si mantiene in area 107,4.
Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,4%) a 42,1 dollari e il Wti (-1,9%) a 39,3 dollari, in scia ai timori che la nuova impennata di casi di coronavirus possa minacciare la ripresa della domanda di petrolio mentre l’Opec+ si prepara ad allentare il piano di tagli alla produzione.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale Usa si attesta allo 0,6% e quello del biennale allo 0,15%.
Fonte MarketInsight