SIENA. Qual è il percorso che porta i pazienti verso il trattamento chirurgico dell’epilessia?
Su questo tema si terrà un meeting internazionale a Siena, dal titolo “Non invasive
diagnostic work-up for pharmaco-resistant Epilepsy Surgery”, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Neuroscienze del policlinico Santa Maria alle Scotte e l’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano.
Si tratta di un confronto a tutto tondo sulla diagnosi prechirurgica dell’epilessia, che si svolgerà venerdì (21 novembre) presso l’aula Magna del Rettorato, con più di 20 relatori provenienti da Europa e USA, per illustrare e confrontare le esperienze sui progressi delle metodiche diagnostiche non invasive, utilizzate per selezionare i pazienti da indirizzare al trattamento chirurgico, in quanto affetti da epilessia resistente ai farmaci.
“Da circa 10 anni – spiega Raffaele Rocchi, neurologo delle Scotte – abbiamo attivato un progetto che prevede un complesso procedimento clinico e strumentale per giungere all’individuazione di un’area cerebrale ben definita, da asportare chirurgicamente, in sicurezza”.
L’attività viene svolta in collaborazione con il Centro di Chirurgia dell’Epilessia dell’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano, che è anche il centro organizzatore del convegno annuale sui temi della chirurgia dell’epilessia, che porta il nome di “Claudio Munari Workshop”.
In relazione alla qualità del lavoro svolto dal gruppo senese è stata scelta Siena per l’appuntamento del 2008.
“I temi di quest’anno – conclude Rocchi – prenderanno in esame il valore localizzatorio dei parametri clinici, elettroencefalografici e di neuroimaging, per localizzare la zona epilettogena, oltre alle metodiche chirurgiche più idonee per raggiungere i migliori risultati con i minori rischi per il paziente”.
L’evento è organizzato localmente dai medici che partecipano al progetto per l’epilessia farmacoresistente dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, Raffaele Rocchi, Giampaolo Vatti, Aldo Mariottini, Paolo Balestri.
Su questo tema si terrà un meeting internazionale a Siena, dal titolo “Non invasive
diagnostic work-up for pharmaco-resistant Epilepsy Surgery”, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Neuroscienze del policlinico Santa Maria alle Scotte e l’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano.
Si tratta di un confronto a tutto tondo sulla diagnosi prechirurgica dell’epilessia, che si svolgerà venerdì (21 novembre) presso l’aula Magna del Rettorato, con più di 20 relatori provenienti da Europa e USA, per illustrare e confrontare le esperienze sui progressi delle metodiche diagnostiche non invasive, utilizzate per selezionare i pazienti da indirizzare al trattamento chirurgico, in quanto affetti da epilessia resistente ai farmaci.
“Da circa 10 anni – spiega Raffaele Rocchi, neurologo delle Scotte – abbiamo attivato un progetto che prevede un complesso procedimento clinico e strumentale per giungere all’individuazione di un’area cerebrale ben definita, da asportare chirurgicamente, in sicurezza”.
L’attività viene svolta in collaborazione con il Centro di Chirurgia dell’Epilessia dell’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano, che è anche il centro organizzatore del convegno annuale sui temi della chirurgia dell’epilessia, che porta il nome di “Claudio Munari Workshop”.
In relazione alla qualità del lavoro svolto dal gruppo senese è stata scelta Siena per l’appuntamento del 2008.
“I temi di quest’anno – conclude Rocchi – prenderanno in esame il valore localizzatorio dei parametri clinici, elettroencefalografici e di neuroimaging, per localizzare la zona epilettogena, oltre alle metodiche chirurgiche più idonee per raggiungere i migliori risultati con i minori rischi per il paziente”.
L’evento è organizzato localmente dai medici che partecipano al progetto per l’epilessia farmacoresistente dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, Raffaele Rocchi, Giampaolo Vatti, Aldo Mariottini, Paolo Balestri.