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Avvio in rialzo per le borse europee dopo i guadagni stamane dei mercati asiatici e venerdì a Wall Street, in attesa dell’inizio della nuova stagione delle trimestrali Usa che dovrebbe fornire indicazioni su come le società stanno affrontando la pandemia.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,7% in area 19.900 punti. Bene anche il Dax di Francoforte (+1,2%), il Ftse 100 di Londra (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1%).
Con il sentiment dei mercati diviso tra le speranze di una rapida ripresa dell’economia e i timori per il continuo diffondersi del virus, gli investitori attendono il flusso di risultati corporate in uscita per avere maggiori segnali sull’outlook dei prossimi mesi.
Intanto, il continuo aumento dei contagi del coronavirus ha spinto le autorità a reintrodurre parziali misure di lockdown in alcune parti del mondo, alimentando i dubbi sul ritmo della ripresa dell’economia globale.
Sempre sotto i riflettori, in particolare, la situazione negli Stati Uniti, con la Florida che ha riportato 15.299 nuovi casi ieri, il numero più elevato per uno singolo Stato Usa da quanto è iniziata la pandemia.
Sul Forex il cambio dollaro/yen si mantiene in area 106,9, mentre l’euro/dollaro sale a 1,133 in vista del Consiglio europea in programma tra il 17 e il 18 luglio per discutere del Recovery fund.
Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,7%) a 43 dollari e il Wti (-0,7%) a 40,2 dollari, mentre l’oro si mantiene oltre quota 1.800 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 170 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,26%, dopo che Fitch venerdì a mercati chiusi ha confermato come da attese il rating BBB- sull’Italia.
Tornando a Piazza Affari, non fa prezzo in avvio Atlantia dopo che secondo fonti di stampa sarebbe sempre più probabile la revoca della concessione autostradale, in attesa del consiglio dei ministri di domani che dovrebbe decidere sul dossier.
In rialzo Leonardo (+2,2%), Unicredit (+1,8%), Tim (+1,7%), Unicredit (+1,6%) ed Exor (+1,7%), mentre arretrano Dasorin (-1,2%) e Nexi (-0,6%).
Fonte MarketInsight