SIENA. Dal Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano riceviamo e pubblichiamo.
“Ci risiamo, ancora una volta non è bastata l’esperienza fallimentare del passato: appena esce una qualche notizia su Ampugnano i soliti personaggi non possono fare a meno di dire la loro, indicando soluzioni e vie da percorrere pur muovendosi nella completa ignoranza sulle vicende dell’aeroporto.
Questa volta è toccato al sindaco De Mossi che in due interviste sull’argomento Ampugnano ha messo in fila tutta una serie di inesattezze degne di essere commentate.
Innanzitutto fa specie che proprio lui, in quanto avvocato, ignori il contenuto della sentenza del TAR Toscana: quella sentenza, contrariamente a quanto aveva fatto il Consiglio di Stato in passato, non annulla la gara ma annulla solo il provvedimento di assegnazione definitiva della concessione ventennale alla Sky Service. Non comprendere la differenza è assai grave perché in questo caso non si tratta di rifare una nuova gara ma dovranno essere valutate meglio, da parte ENAC, le proposte dei partecipanti alla gara (Sky Service e Delta Aerotaxi), che potrebbe anche concludersi con una nuova gara ma non è del tutto scontato.
La cosa più grave tuttavia è quando il rindaco riflette sul destino dello scalo: “Serve una concessione 40ennale per sostenere gli investimenti. Lo vedo adatto all’aviazione generale, può integrarsi con Firenze e Pisa”. Con ostentazione afferma che serve una concessione 40ennale e che lo scalo di Ampugnano lo vede adatto all’aviazione generale. Forse nessuno lo ha informato che Ampugnano non è più un aeroporto commerciale e che da anni ormai è stato classificato come “Aeroporto per l’aviazione generale” con tutte le implicazioni e limitazioni del caso. Forse il sindaco ignora del tutto il Piano Nazionale degli Aeroporti ed i suoi contenuti. Se non fosse così non lancerebbe la proposta di una concessione 40ennale, perché tali concessioni possono essere rilasciate solo per gli scali commerciali e quindi non è il caso di Ampugnano.
Incontri pure l’ENAC per chiedere la trasformazione dell’aeroporto da commerciale ad aviazione generale, così si faranno delle belle risate e continueranno sullo stesso piano, quando chiederà per Ampugnano la concessione 40ennale.
Al di là di queste scempiaggini c’è da domandarsi quando questi personaggi smetteranno di fare gli esperti di tutto pur di apparire protagonisti. Tra l’altro viene da chiedersi a quale titolo il sindaco interviene su un problema che riguarda il territorio di un altro Comune. L’intervento del Comune di Siena su Ampugnano poteva essere in qualche modo legittimato quando era nella compagine societaria, ma ora che quella società è fallita – anche per colpa degli amministratori di Siena – sarebbe opportuno che Siena si facesse da parte e che le questioni di Ampugnano fossero lasciate al sindaco di Sovicille ed ai suoi abitanti.
Il sindaco di Sovicille ed i suoi abitanti hanno scelto un’altra strada e chiedono con forza un diverso uso di quell’area, che possa davvero essere al servizio della popolazione ed ai sui interessi economici e sociali. Come chiedono con forza che sia dato seguito alle previsioni del Piano Aeroportuale, che prevede il passaggio del demanio aeroportuale alla Regione, in quanto aeroporto di esclusivo interesse locale e non strategico
Se Siena vuole fare da supporto all’aeroporto di Firenze, decongestionandolo per quanto riguarda l’aviazione generale (Delta Aerotaxi), faccia un aeroporto dove voleva fare il campo da calcio, visto che quella struttura non è decollata, e i cittadini di Sovicille non avranno nulla da ridire.
Se possiamo dare un consiglio al sindaco di Siena è di non andare all’ENAC a perdere tempo, ma di spendere le sue energie per risolvere l’annoso problema dei collegamenti viari e ferroviari con Firenze. Sono questi i collegamenti che servono a Siena e non l’aeroporto di Ampugnano”.