SIENA. Come abbreviare i tempi tra la scoperta e la cura del tumore alla bocca? Su questo argomento si confronteranno professionisti di diverse università italiane in occasione del convegno “Carcinoma orale: dalla diagnosi precoce alla riabilitazione”, che si svolgerà domani (5 dicembre) presso il centro didattico del policlinico Santa Maria alle Scotte. Il meeting è organizzato dal professor Guido Lorenzini che insieme al professor Marco Ferrari fa parte del comitato scientifico.
“Il carcinoma orale – spiega il professor Egidio Bertelli, responsabile scientifico e direttore del Dipartimento Organi di Senso – è un tipo di tumore abbastanza frequente, in Italia infatti l’incidenza media è di 8,44 nuovi casi ogni 100.000 uomini e 2,22 per le donne”.
Le cause sono numerose e vanno dall’abuso di fumo ed alcool, alle infezioni virali, alle carenze alimentari, alla cattiva igiene orale.
“Oggi – conclude Bertelli – disponiamo di specifiche competenze scientifiche per effettuare una diagnosi precoce grazie all’impiego di tecniche diagnostiche sempre più mirate, dalla classica biopsia alla osservazione della mucosa orale sotto luce fluorescente. Inoltre abbiamo a disposizione molteplici opzioni terapeutiche che possono essere realizzate anche in maniera associata e che, se seguite da un adeguato programma di riabilitazione, possono garantire al paziente il ritorno ad una vita del tutto normale”.
“Il carcinoma orale – spiega il professor Egidio Bertelli, responsabile scientifico e direttore del Dipartimento Organi di Senso – è un tipo di tumore abbastanza frequente, in Italia infatti l’incidenza media è di 8,44 nuovi casi ogni 100.000 uomini e 2,22 per le donne”.
Le cause sono numerose e vanno dall’abuso di fumo ed alcool, alle infezioni virali, alle carenze alimentari, alla cattiva igiene orale.
“Oggi – conclude Bertelli – disponiamo di specifiche competenze scientifiche per effettuare una diagnosi precoce grazie all’impiego di tecniche diagnostiche sempre più mirate, dalla classica biopsia alla osservazione della mucosa orale sotto luce fluorescente. Inoltre abbiamo a disposizione molteplici opzioni terapeutiche che possono essere realizzate anche in maniera associata e che, se seguite da un adeguato programma di riabilitazione, possono garantire al paziente il ritorno ad una vita del tutto normale”.