SIENA. Nonostante i laboratori di ricerca qualificati e molto attivi nello studio dei meccanismi fondamentali della rigenerazione, l’Italia rischia di perdere il treno in questo campo per mancanza di fondi.
Lo ha detto oggi a Roma la biologa Alessandra Salvetti, dell’università di Siena, a margine del seminario sull’evoluzione biologica organizzato dall’Accademia dei Lincei.
"A livello internazionale credono e investono in queste ricerche organizzazione prestigiose come i National Institutes of Health degli Stati Uniti, ma in Italia queste ricerche di base non vengono finanziate", ha detto la ricercatrice.
Salvetti studia i geni che controllano la straordinaria capacità di rigenerarsi propria di organismi molto semplici, come idre, planarie e anfibi. Una zampa amputata che ricresce così come la capacità di rigenerare la metà del corpo sono governati da un insieme di geni che dettano alle cellule staminali le istruzioni per svilupparsi in un tessuto o in un organo particolare. "Stiamo cercando i meccanismi di rigenerazione che vengono attivati nello sviluppo", ha spiegato. Si cerca, insomma, una sorta di codice di base della rigenerazione. Ma a puntare su questi temi non è l’Italia. Tanto che il gruppo di Siena sta considerando la possibilità di rispondere alla richiesta di collaborazioni da parte dell’Nih, presentando un progetto in collaborazione con un gruppo
spagnolo.
Lo ha detto oggi a Roma la biologa Alessandra Salvetti, dell’università di Siena, a margine del seminario sull’evoluzione biologica organizzato dall’Accademia dei Lincei.
"A livello internazionale credono e investono in queste ricerche organizzazione prestigiose come i National Institutes of Health degli Stati Uniti, ma in Italia queste ricerche di base non vengono finanziate", ha detto la ricercatrice.
Salvetti studia i geni che controllano la straordinaria capacità di rigenerarsi propria di organismi molto semplici, come idre, planarie e anfibi. Una zampa amputata che ricresce così come la capacità di rigenerare la metà del corpo sono governati da un insieme di geni che dettano alle cellule staminali le istruzioni per svilupparsi in un tessuto o in un organo particolare. "Stiamo cercando i meccanismi di rigenerazione che vengono attivati nello sviluppo", ha spiegato. Si cerca, insomma, una sorta di codice di base della rigenerazione. Ma a puntare su questi temi non è l’Italia. Tanto che il gruppo di Siena sta considerando la possibilità di rispondere alla richiesta di collaborazioni da parte dell’Nih, presentando un progetto in collaborazione con un gruppo
spagnolo.