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Eni e Versalis (società chimica di Eni) hanno sottoscritto con COREPLA (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica) un accordo per mettere a fattor comune le proprie competenze per valorizzare e riciclare gli imballaggi in plastica, in particolare quelli non riciclabili meccanicamente che generano il cosiddetto Plasmix.
L’alleanza ha l’obiettivo di fornire una soluzione concreta e sostenibile al recupero dei rifiuti di imballaggio in plastica a livello nazionale: attualmente più della metà degli imballaggi in plastica recuperati attraverso la raccolta differenziata in Italia, è avviata a riciclo meccanico per ottenere nuovi prodotti.
La restante quota parte di plastiche post-consumo eterogenee non idonee al riciclo meccanico, definita Plasmix, viene oggi destinata prevalentemente ai cementifici, in sostituzione di combustibili fossili, in parte va a recupero energetico, mentre una quota residuale viene avviata in discarica.
Un secondo accordo, sottoscritto oggi da Eni e COREPLA, ha il fine di verificare la fattibilità di valorizzare le plastiche a fine vita negli impianti innovativi che Eni sta studiando per la bioraffineria di Venezia, a Porto Marghera, e presso la raffineria di Livorno per la produzione rispettivamente di idrogeno e metanolo ottenuti tramite gassificazione.
«Questa intesa è un ulteriore passo di Eni nel percorso strategico di decarbonizzazione delle proprie attività. Siamo stati primi al mondo a trasformare raffinerie tradizionali in raffinerie che producono biocarburanti di alta qualità da oli alimentari usati e di frittura, grassi animali e altri scarti non edibili. Ora l’obiettivo è diventare leader nei prodotti per la mobilità circolari, come l’idrogeno e il metanolo da materie prime difficilmente riciclabili» ha dichiarato Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di Eni.
L’accordo firmato oggi rientra nella strategia a lungo termine che porterà Eni ad affermarsi come leader nella produzione e commercializzazione di prodotti decarbonizzati. La compagnia sta infatti percorrendo un piano strategico inedito nell’industria che al 2050 le consentirà di abbattere l’80% delle emissioni carboniche assolute.
Eni produrrà sempre più energia verde sviluppando le rinnovabili, produrrà gas, GNL e idrogeno da gas e da materie prime di origine bio, ripuliti dalla CO2 grazie ai progetti di sequestrazione e stoccaggio, genererà bio carburanti nelle proprie bioraffinerie, nonché bio carburanti, metanolo e idrogeno da rifiuti e scarti, chimica da rinnovabili e da materie prime seconde.
Fonte MarketInsight