
SIENA. Seduta di rifinitura questa mattina per la Montepaschi, che nel primo pomeriggio partirà per Avellino, dove domani alle 18 scenderà in campo per i quarti di finale di Coppa Italia contro la Sutor Montegranaro.
I bianco verdi si presentano ad Avellino con il ruolo di favoriti d’obbligo visto il cammino avuto fino a questo momento in campionato, ma la Coppa Italia, si sa, è una competizione molto particolare, dove tutto viene rimesso in discussione.
“Si, ormai mi sembra scontato dire che nella Final Eight non possono esserci certezze – commenta il coach della Mens Sana Basket. Rientra nella logica di una competizione dove chi arriva in finale potenzialmente può giocare 3 partite in 3 giorni e quindi tutti i valori sono diversi e ci sono tante variabili imprevedibili. Proprio per questo la Coppa Italia per noi è soltanto una partita, quella con Montegranaro, perchè chi perde torna a casa e quindi non si può pensare oltre. Solo in caso di vittoria poi, ci sarà modo di pensare alla semifinale. Quindi non pensiamo al trofeo o alla competizione, ma soltanto al nostro primo avversario, ed andremo in campo con la consapevolezza che, come l’anno scorso, giocheremo partite molto dure ed equilibrate. Non ci fasciamo la testa se avremo delle assenze, ma dobbiamo provare a distribuire le risorse tra tutti i giocatori che abbiamo, anche se non sono al meglio.”
Attenzione focalizzata dunque sul primo avversario, la Sigma Coatings Montegranaro, reduce da 5 vittorie nelle ultime 5 gare giocate.
“Montegranaro è probabilmente la squadra più in forma in questo momento – prosegue Pianigiani. Lo dicono prima di tutto i risultati che ha ottenuto nell’ultimo periodo. Per di più ci sono delle caratteristiche che rendono la partita particolarmente insidiosa, per esempio la loro forza a rimbalzo in attacco, oppure la capacità che hanno di controllare il gioco e di eseguire. Sappiamo quanto in manifestazioni come questa, dove le partite si decidono quasi sempre con scarti minimi, avere il controllo del gioco ed usufruire di extrapossessi, può essere importante. La Sutor ha tutte queste caratteristiche, che dunque la rendono squadra molto adatta a giocare questo tipo di competizioni.
D’altra parte – conclude il coach senese – la storia di Fabrizio Frates è emblematica. Non solo ha già vinto la Coppa Italia, ma ha sempre fatto bene, anche con squadre considerate outsider, proprio perchè le sue compagini hanno un impianto di gioco importante e collaudato."
I bianco verdi si presentano ad Avellino con il ruolo di favoriti d’obbligo visto il cammino avuto fino a questo momento in campionato, ma la Coppa Italia, si sa, è una competizione molto particolare, dove tutto viene rimesso in discussione.
“Si, ormai mi sembra scontato dire che nella Final Eight non possono esserci certezze – commenta il coach della Mens Sana Basket. Rientra nella logica di una competizione dove chi arriva in finale potenzialmente può giocare 3 partite in 3 giorni e quindi tutti i valori sono diversi e ci sono tante variabili imprevedibili. Proprio per questo la Coppa Italia per noi è soltanto una partita, quella con Montegranaro, perchè chi perde torna a casa e quindi non si può pensare oltre. Solo in caso di vittoria poi, ci sarà modo di pensare alla semifinale. Quindi non pensiamo al trofeo o alla competizione, ma soltanto al nostro primo avversario, ed andremo in campo con la consapevolezza che, come l’anno scorso, giocheremo partite molto dure ed equilibrate. Non ci fasciamo la testa se avremo delle assenze, ma dobbiamo provare a distribuire le risorse tra tutti i giocatori che abbiamo, anche se non sono al meglio.”
Attenzione focalizzata dunque sul primo avversario, la Sigma Coatings Montegranaro, reduce da 5 vittorie nelle ultime 5 gare giocate.
“Montegranaro è probabilmente la squadra più in forma in questo momento – prosegue Pianigiani. Lo dicono prima di tutto i risultati che ha ottenuto nell’ultimo periodo. Per di più ci sono delle caratteristiche che rendono la partita particolarmente insidiosa, per esempio la loro forza a rimbalzo in attacco, oppure la capacità che hanno di controllare il gioco e di eseguire. Sappiamo quanto in manifestazioni come questa, dove le partite si decidono quasi sempre con scarti minimi, avere il controllo del gioco ed usufruire di extrapossessi, può essere importante. La Sutor ha tutte queste caratteristiche, che dunque la rendono squadra molto adatta a giocare questo tipo di competizioni.
D’altra parte – conclude il coach senese – la storia di Fabrizio Frates è emblematica. Non solo ha già vinto la Coppa Italia, ma ha sempre fatto bene, anche con squadre considerate outsider, proprio perchè le sue compagini hanno un impianto di gioco importante e collaudato."