di Viola Caon
SIENA. Al via oggi, con un mese e mezzo di anticipo rispetto agli anni passati, la campagna di vaccinazione antinfluenza stagionale promossa dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali in concomitanza con la Regione Toscana. Poche ma significative le novità per il sistema di vaccinazione, non obbligatorio e gratuito, che ogni anno si preoccupa di tutelare le fasce della popolazione più soggette al rischio delle comuni influenze stagionali. Anziani di età superiore ai 65 anni, donne al 3° o 4° mese di gravidanze e soggetti appartenenti alle altre categorie affetti da patologie di vario genere sono, infatti, i principali destinatari del vaccino presentato stamattina dal Dipartimento di Prevenzione della USL7 di Siena.
“La novità essenziale – dice Franco Ceccarelli, direttore del dipartimento – è che quest’anno la vaccinazione è stata anticipata di un mese e mezzo rispetto agli anni passati”-
Lo scopo principale di questa operazione è quello di mirare ad una maggiore durata della copertura dell’onda influenzale che, come tutti gli anni, colpirà parte della popolazione. Altra novità importante, quest’anno i vaccini disponibili sono due anziché uno: il vaccino cosiddetto “adiuvato” e il vaccino “split”.
“Abbiamo ordinato un totale di 65mila dosi alla Regione, di cui 43mila di adiuvato, per gli ultra-65enni e 22mila di split, per le categorie a rischio.”, dice il dottor Ceccarelli.
Il vaccino adiuvato, rilasciato dalla causa farmaceutica Novartis, è la vera novità della vaccinazione. Grazie alla presenza di particolari sostanze, infatti, garantisce una maggiore copertura e soddisfa migliori standard di norme antigeniche ed è, per questi motivi, rivolto a pazienti ultra-65enni. “Raccomandiamo vivamente ai nostri pazienti anziani di richiedere al proprio medico questo vaccino”.
La preoccupazione del Dipartimento di Prevenzione della Regione, così come quella del Ministero, è infatti quella di garantire una copertura tra un minimo del 75% e un massimo del 95%. “Più persone riusciamo a vaccinare, minore sarà il rischio di diffusione di vecchie malattie e di nascita di nuove.”, dice il dottore per spiegare l’importanza del vaccino. Sembra, infatti, che molti degli anziani che ogni anno usufruiscono del vaccino, siano spaventati dai possibili effetti collaterali del nuovo adiuvato. “Non c’è nulla da temere”, dice il dottore, “il vaccino adiuvato non ha particolari effetti collaterali e comunque non diversi dal vaccino normale.”
L’importanza della vaccinazione come mezzo per bloccare la diffusione di malattie all’inizio della catena di trasmissione è ribadito dalla dottoressa Sancasciani, la quale insieme al dottor Ceccarelli e ad Alessandra Bagnoli, responsabile del Sistema Ambientale della USL7, ha a lungo lavorato alla campagna di promozione del vaccino.
“C’è spesso un’ignoranza diffusa rispetto alla pratiche di vaccinazione e spesso anche i medici assumono atteggiamenti superficiali al riguardo”, dice Sancasciani per rispondere alle polemiche dei molti medici scettici rispetto all’argomento. Prevenzione e accortezza sono dunque le parole d’ordine del Dipartimento di Prevenzione, che in questi mesi è stato impegnato anche in un’altra importante operazione vaccinatoria: quella per l’influenza AH1N1, ovvero la cosiddetta “Nuova influenza”. Pare infatti che un ulteriore vaccino sarà distribuito per prevenire l’influenza comunemente nota come “suina”.
Nonostante i casi confermati siano per il momento pochi – soltanto 96 in Toscana – e i sintomi non siano diversi da quelli di una normale influenza, la pandemica si caratterizza per una diffusibilità veloce e per le diverse categorie interessate e richiede perciò un vaccino diverso rispetto alla stagionale. “Niente paura, però, per gli ultra-65enni”, spiega la dott.ssa “perché non dovranno sottoporsi anche al vaccino per la pandemica, per loro sarà sufficiente quello per la stagionale.” Non si tratta di negligenza né di un caso di abbandono della categoria, la scelta è dovuta ad un semplice fattore logico. “La nuova influenza è assimilabile ad una serie di influenze che colpirono l’Europa a inizio ‘900, come la spagnola. Si suppone, perciò, che i pazienti appartenenti ad una certa fascia di età siano già entrati in contatto con virus simili e che i loro organismi abbiano perciò maggiori capacità di difesa rispetto a quelli dei giovani, per i quali invece l’influenza è effettivamente “nuova” ”.
È per questo, dunque, che il vaccino per la pandemica, non ancora disponibile né in ospedale né nelle case farmaceutiche, sarà rivolto a diverse categorie rispetto alla stagionale: personale delle forze pubbliche e lavoranti a servizi pubblici in generale e soggetti al di sotto dei 65 anni. A coloro, ovvero, che sono maggiormente a contatto con il pubblico, e per questo hanno maggiori possibilità di trasmissione del virus.
A parte il vaccino, una campagna di sensibilizzazione verrà presto promossa dal Dipartimento di Prevenzione intitolata “La prevenzione è nelle tue mani”, la quale consiste in volantini e manifesti atti ad indicare una serie di norme igieniche da seguire per evitare la diffusione del virus. Lavarsi ripetutamente le mani, tossire e starnutire in un fazzoletto, evitare luoghi eccessivamente affollati sono le regole principali, che corrispondono, in fin dei conti, a normali attenzioni igieniche e civili.
In risposta alle polemiche riguardo il vaccino per la pandemica, secondo alcuni creato troppo in fretta e troppo approssimativamente, la dott.ssa Sancasciani afferma: “Il vaccino è sicuro. Inoltre, non c’è motivo di preoccuparsi, perché non verrà rilasciato, anzi per le persone di età compresa tra i 6 mesi e i 17 anni sarà necessaria l’indicazione del Consiglio Superiore di Sanità.”
Due importanti campagne, insomma, quelle portate avanti dal Dipartimento di Prevenzione di Siena il quale ritiene che “il vaccino sia fondamentale per la prevenzione e la diffusione della malattie.” Un’ultima chiarificazione per gli anziani, infine: per loro sarà disponibile, previo colloquio con il proprio medico curante, soltanto il vaccino adiuvante sufficienti a difenderli da entrambe le influenze; per la restante parte della popolazione, l’USL7 raccomanda l’osservanza delle norme igieniche indicate dalla campagna di sensibilizzazione e il vaccino per la pandemica, quando sarà rilasciato.
SIENA. Al via oggi, con un mese e mezzo di anticipo rispetto agli anni passati, la campagna di vaccinazione antinfluenza stagionale promossa dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali in concomitanza con la Regione Toscana. Poche ma significative le novità per il sistema di vaccinazione, non obbligatorio e gratuito, che ogni anno si preoccupa di tutelare le fasce della popolazione più soggette al rischio delle comuni influenze stagionali. Anziani di età superiore ai 65 anni, donne al 3° o 4° mese di gravidanze e soggetti appartenenti alle altre categorie affetti da patologie di vario genere sono, infatti, i principali destinatari del vaccino presentato stamattina dal Dipartimento di Prevenzione della USL7 di Siena.
“La novità essenziale – dice Franco Ceccarelli, direttore del dipartimento – è che quest’anno la vaccinazione è stata anticipata di un mese e mezzo rispetto agli anni passati”-
Lo scopo principale di questa operazione è quello di mirare ad una maggiore durata della copertura dell’onda influenzale che, come tutti gli anni, colpirà parte della popolazione. Altra novità importante, quest’anno i vaccini disponibili sono due anziché uno: il vaccino cosiddetto “adiuvato” e il vaccino “split”.
“Abbiamo ordinato un totale di 65mila dosi alla Regione, di cui 43mila di adiuvato, per gli ultra-65enni e 22mila di split, per le categorie a rischio.”, dice il dottor Ceccarelli.
Il vaccino adiuvato, rilasciato dalla causa farmaceutica Novartis, è la vera novità della vaccinazione. Grazie alla presenza di particolari sostanze, infatti, garantisce una maggiore copertura e soddisfa migliori standard di norme antigeniche ed è, per questi motivi, rivolto a pazienti ultra-65enni. “Raccomandiamo vivamente ai nostri pazienti anziani di richiedere al proprio medico questo vaccino”.
La preoccupazione del Dipartimento di Prevenzione della Regione, così come quella del Ministero, è infatti quella di garantire una copertura tra un minimo del 75% e un massimo del 95%. “Più persone riusciamo a vaccinare, minore sarà il rischio di diffusione di vecchie malattie e di nascita di nuove.”, dice il dottore per spiegare l’importanza del vaccino. Sembra, infatti, che molti degli anziani che ogni anno usufruiscono del vaccino, siano spaventati dai possibili effetti collaterali del nuovo adiuvato. “Non c’è nulla da temere”, dice il dottore, “il vaccino adiuvato non ha particolari effetti collaterali e comunque non diversi dal vaccino normale.”
L’importanza della vaccinazione come mezzo per bloccare la diffusione di malattie all’inizio della catena di trasmissione è ribadito dalla dottoressa Sancasciani, la quale insieme al dottor Ceccarelli e ad Alessandra Bagnoli, responsabile del Sistema Ambientale della USL7, ha a lungo lavorato alla campagna di promozione del vaccino.
“C’è spesso un’ignoranza diffusa rispetto alla pratiche di vaccinazione e spesso anche i medici assumono atteggiamenti superficiali al riguardo”, dice Sancasciani per rispondere alle polemiche dei molti medici scettici rispetto all’argomento. Prevenzione e accortezza sono dunque le parole d’ordine del Dipartimento di Prevenzione, che in questi mesi è stato impegnato anche in un’altra importante operazione vaccinatoria: quella per l’influenza AH1N1, ovvero la cosiddetta “Nuova influenza”. Pare infatti che un ulteriore vaccino sarà distribuito per prevenire l’influenza comunemente nota come “suina”.
Nonostante i casi confermati siano per il momento pochi – soltanto 96 in Toscana – e i sintomi non siano diversi da quelli di una normale influenza, la pandemica si caratterizza per una diffusibilità veloce e per le diverse categorie interessate e richiede perciò un vaccino diverso rispetto alla stagionale. “Niente paura, però, per gli ultra-65enni”, spiega la dott.ssa “perché non dovranno sottoporsi anche al vaccino per la pandemica, per loro sarà sufficiente quello per la stagionale.” Non si tratta di negligenza né di un caso di abbandono della categoria, la scelta è dovuta ad un semplice fattore logico. “La nuova influenza è assimilabile ad una serie di influenze che colpirono l’Europa a inizio ‘900, come la spagnola. Si suppone, perciò, che i pazienti appartenenti ad una certa fascia di età siano già entrati in contatto con virus simili e che i loro organismi abbiano perciò maggiori capacità di difesa rispetto a quelli dei giovani, per i quali invece l’influenza è effettivamente “nuova” ”.
È per questo, dunque, che il vaccino per la pandemica, non ancora disponibile né in ospedale né nelle case farmaceutiche, sarà rivolto a diverse categorie rispetto alla stagionale: personale delle forze pubbliche e lavoranti a servizi pubblici in generale e soggetti al di sotto dei 65 anni. A coloro, ovvero, che sono maggiormente a contatto con il pubblico, e per questo hanno maggiori possibilità di trasmissione del virus.
A parte il vaccino, una campagna di sensibilizzazione verrà presto promossa dal Dipartimento di Prevenzione intitolata “La prevenzione è nelle tue mani”, la quale consiste in volantini e manifesti atti ad indicare una serie di norme igieniche da seguire per evitare la diffusione del virus. Lavarsi ripetutamente le mani, tossire e starnutire in un fazzoletto, evitare luoghi eccessivamente affollati sono le regole principali, che corrispondono, in fin dei conti, a normali attenzioni igieniche e civili.
In risposta alle polemiche riguardo il vaccino per la pandemica, secondo alcuni creato troppo in fretta e troppo approssimativamente, la dott.ssa Sancasciani afferma: “Il vaccino è sicuro. Inoltre, non c’è motivo di preoccuparsi, perché non verrà rilasciato, anzi per le persone di età compresa tra i 6 mesi e i 17 anni sarà necessaria l’indicazione del Consiglio Superiore di Sanità.”
Due importanti campagne, insomma, quelle portate avanti dal Dipartimento di Prevenzione di Siena il quale ritiene che “il vaccino sia fondamentale per la prevenzione e la diffusione della malattie.” Un’ultima chiarificazione per gli anziani, infine: per loro sarà disponibile, previo colloquio con il proprio medico curante, soltanto il vaccino adiuvante sufficienti a difenderli da entrambe le influenze; per la restante parte della popolazione, l’USL7 raccomanda l’osservanza delle norme igieniche indicate dalla campagna di sensibilizzazione e il vaccino per la pandemica, quando sarà rilasciato.