SIENA. .
Nel primo trimestre 2020 il valore complessivo delle esportazioni della provincia di Siena è cresciuto complessivamente di oltre 102 milioni di euro (+26,5% in termini percentuali) rispetto allo stesso periodo del 2019, attestandosi a oltre 489 milioni di euro. Il saldo commerciale presenta un avanzo di oltre 350 milioni di euro.
Esportazioni provincia di Siena – I trimestre (valori espressi in euro)
“I dati riferiti al primo trimestre 2020 – spiega il Presidente Massimo Guasconi – forniscono un quadro in parte superato dalle drammatiche conseguenze del lockdown. Però, già in questi dati, è possibile osservare alcuni primi effetti collegati alla emergenza Covid 19: le voci infatti dell’export provinciale che registrano i risultati migliori sono quelle collegate direttamente alla salute. Si tratta in particolare dei prodotti farmaceutici, le cui vendite verso l’estero nei primi tre mesi dell’anno si sono incrementate del 146%, attestandosi a circa 147 milioni di euro. Il principale mercato di sbocco, la Polonia, ha assorbito 64 milioni dell’export farmaceutico, crescendo in maniera sensibile rispetto al 2019 (+180,8%). In deciso miglioramento anche il secondo ed il terzo mercato di destinazione, rispettivamente Spagna (+438,6%) e Francia (+74,6%). Questi tre Paesi rappresentano insieme circa i tre quarti dell’export complessivo di settore. Il segno positivo ha caratterizzato, sempre nel periodo gennaio-marzo, anche altri due importanti settori dell’export senese: i prodotti alimentari e le bevande. I prodotti alimentari hanno presentato una crescita del 42,4% superando i 28 milioni di euro di contro valore, grazie soprattutto al positivo andamento del principale mercato di sbocco, la Germania (+43%). Positivo anche l’andamento del fatturato estero delle bevande, in cui il vino rappresenta sicuramente la voce dominante: nel primo trimestre si sono registrate esportazioni per quasi 93 milioni di euro, in crescita del 15,2% rispetto al 2019. Tutti in positivo i primi tre mercati di riferimento: Stati Uniti (+30,9%), Germania (+11,9%) e Canada (+22,5%) che insieme rappresentano oltre il sessanta per cento dell’export di settore. Il terzo aggregato in termini di valore dell’export senese, autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, in cui la parte del leone la fa il comparto della camperistica, purtroppo registra un andamento di segno diverso: in questo caso si delinea una contrazione del fatturato estero pari al 8% rispetto al primo trimestre 2019 (circa 7 milioni di euro in meno), con un consuntivo di poco meno di 83 milioni di euro. Non tutti i mercati, però, hanno chiuso il trimestre in perdita: per esempio la Germania, primo partner commerciale, ha aumentato del 4% gli acquisti, così come Francia (+1,7%) e Spagna (+2,2%), rispettivamente terzo e quarto partner commerciale. I Paesi in cui si sono concentrate le perdite sono il Regno Unito (-31,5%) ed il Belgio (-22%). Si tratta però di un comparto dal quale, considerato l’interesse manifestato in queste settimane per tipologie di vacanze più autonome in termini di pernottamenti e spostamenti, ci aspettiamo significativi miglioramenti.”
Più in generale – sottolinea Marco Randellini, Segretario generale della Camera di Commercio di Arezzo-Siena – anche per la provincia di Siena così come per l’intero paese, le aspettative riferite alle esportazioni per il secondo trimestre non possono che essere preoccupanti, considerata la chiusura completa del mese di aprile ed il difficile riavvio dal mese di maggio, riavvio trainato in molti casi dall’evasione degli ordini sospesi a causa del lockdown. Pur con alcuni settori che mostrano una certa vivacità, permane comunque ancora un quadro di difficoltà determinato da un diffuso clima di preoccupazione , da problemi di liquidità e da una situazione internazionale caratterizzata da molte incertezza, soprattutto per quei mercati ancora alle prese con l’emergenza sanitaria. CI aspettiamo comunque, a partire dal terzo trimestre 2020 un deciso miglioramento della situazione anche se per raggiungere il livelli pre Covid19 sarà necessario, probabilmente, attendere ancora alcuni trimestri.”
Gli altri settori
Il comparto della produzione di macchinari accusa una pesante flessione del -27,6% in termini relativi e di oltre 12 milioni in termini assoluti, chiudendo il trimestre con un export di 32 milioni. Fra i primi cinque mercati di riferimento, solo il primo, la Francia, ed il quinto, la Russia presentano il segno positivo (+0,9% e +86,6% rispettivamente). Gli altri accusano tutti pesanti contrazioni: Germania -37,9%, Stati Uniti -51,8% e Spagna -21,6%.
Il settore dei prodotti chimici ha invece beneficiato di una forte crescita della domanda estera, costituita prevalentemente da agrofarmaci e e altri prodotti chimici per l’agricoltura: l’export del primo trimestre è più che raddoppiato (+138%) rispetto all’anno precedente, superando la soglia dei 25 milioni di euro. I due principali partner commerciali, Francia e Danimarca, sono entrambi in forte crescita.
Anche la lavorazione di altri minerali non metalliferi registra un’importante crescita dell’export del 45% in termini relativi e di 6 milioni di euro in valori assoluti determinata, in particolare, dall’ottimo risultato di vetro e prodotti in vetro (+96%).
Fra i restanti settori prevalgono i segni negativi: pelletteria-calzature (-26%), articoli in gomma e materie plastiche (-2,6%), prodotti della metallurgia (-25,4%), prodotti in metallo (-17,8%), apparecchiature elettriche (-12,6%) e mobili (-19,5%).
Fanno eccezione solo la produzione di abbigliamento (+26,9%), legno e prodotti in legno (+24,2%) e le attività creative, artistiche e di intrattenimento (+55%).