L'azienda di servizi a sostegno degli universitari risulta una delle migliori realtà a livello nazionale
SIENA. Un’analisi ampia e profonda delle azioni dell’Azienda Regionale per il DSU e della Regione Toscana per i servizi a supporto del diritto allo studio che fanno del DSU Toscana una delle migliori realtà a livello nazionale. E’ quanto emerge nell’ultima edizione del Bilancio Sociale del DSU approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Azienda che eroga servizi di sostegno agli studenti universitari, quanto mai necessari in questo momento di crisi sanitaria ed economica.
Il documento, sul quale hanno espresso parere positivo sia la Conferenza Regionale per il Diritto allo Studio Universitario che il Consiglio Regionale degli Studenti, è uno strumento di rendicontazione sociale contenente indicatori e valori di natura economica, contabile e gestionale comparati con riferimento all’ultimo triennio che si pone l’obiettivo di rappresentare l’insieme delle attività svolte nei confronti dei vari portatori di interesse.
Nel documento, già sottoposto al vaglio di una serie di stakeholder come gli stessi studenti universitari, ma anche le altre istituzioni, le imprese e i cittadini, si dimostra come il valore nominale delle borsa di studio attribuita allo studente vincitore risulti essere più basso del valore reale a prezzi di mercato erogato attraverso soprattutto i due servizi fondamentali come l’alloggio nelle residenze universitarie ed il servizio ristorazione. Questo divario tra i prezzi di mercato reali e il valore nominale attribuito dalla borsa giustifica la strategia adottata negli anni dall’Azienda in condivisione con la Regione Toscana sulla continua necessità di investire per ampliare l’offerta residenziale pubblica nei confronti degli studenti al fine di garantire a tutti gli aventi diritto un posto alloggio.
Infatti dall’anno di costituzione dell’Azienda unica regionale i posti sono notevolmente incrementati fino a raggiungere il numero di 4.706 unità fra tutte le città sedi di Ateneo, che colloca la Toscana in seconda posizione a livello nazionale, per numero di alloggi totali destinati a studenti universitari, dopo la Lombardia.
Per quanto riguarda il servizio ristorazione, il valore nominale dell’attribuzione dei pasti erogati gratuitamente ai borsisti, è invece in linea con quello calcolato nella ricerca di Federconsumatori per il centro Italia, ritenuto necessario per il fabbisogno alimentare quotidiano di uno studente.
Risulta, pertanto, molto importante il ruolo del DSU Toscana nell’offrire il servizio di ristorazione agli studenti attraverso le mense a gestione diretta, indiretta o tramite attività convenzionate. Una strategia che permette all’Azienda anche in questo caso di collocarsi al vertice a livello nazionale, per il numero dei pasti totali annui pari a 3.751.257 unità annue, con oltre il 50% della distribuzione nelle mense a gestione diretta.
Altro elemento caratterizzante del documento riguarda l’attenzione dell’Azienda alla sostenibilità ambientale attraverso una serie di interventi di efficientamento energetico e per il risparmio dei consumi all’interno delle proprie sedi di servizio, delle mense, negli edifici che ospitano le residenze universitarie, nonché favorendo tramite appositi accordi con altri attori istituzionali una mobilità sostenibile.
Soddisfazione del presidente dell’Azienda per il Diritto allo Studio Marco Moretti per gli importanti risultati raggiunti. “Il bilancio sociale – sostiene Moretti – rappresenta lo strumento più utile e più completo per rendere conto con trasparenza della portata dei numerosi interventi messi in campo dall’Azienda soprattutto in un momento di difficoltà in cui il nostro sostegno diventa fondamentale per permettere a molti di accedere agli studi universitari”.
Il Bilancio Sociale è la rappresentazione – aggiunge il Direttore del DSU Toscana Francesco Piarulli – del lavoro sistemico svolto da tutti i servizi aziendali che concorrono in maniera virtuosa al conseguimento di esiti qualitativi e quantitativi rilevanti nell’ambito delle politiche del diritto allo studio e ne fanno un esempio e punto di riferimento per gli altri enti omologhi attivi nel Paese. E’ anche un mezzo attraverso il quale risulta più evidente il valore reale dei servizi e benefici erogati, che va ben oltre il nominale importo associato alla Borsa di Studio”.
Positivo anche il giudizio della vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni: “L’azione regionale nel corso della legislatura è stata caratterizzata da una forte volontà di promuovere l’accesso all’università e il successo formativo degli studenti e delle studentesse, ampliando il più possibile il numero di coloro che possono fruire della borsa di studio e dei numerosi servizi connessi. Il sistema regionale del diritto allo studio, consolidato ulteriormente negli ultimi anni, è senz’altro tra le migliori realtà in Italia, ed il bilancio sociale appena approvato ne è la dimostrazione”