Prosegue in rialzo la seduta delle borse del Vecchio Continente, dopo l’annuncio da parte della Commissione europea di un maxi piano di aiuti da 750 miliardi, all’interno di una proposta complessiva pluriennale da 1.850 miliardi per sostenere le economie colpite dal coronavirus.
A Piazza Affari il Ftse Mib avanza dello 0,5% in area 17.960 punti, al di sotto dei massimi di giornata e arretrato rispetto al Ftse 100 di Londra (+1,2%), il Dax di Francoforte (+1,4%), il Cac 40 di Parigi (+1,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+2,4%).
Partenza contrastata nel frattempo a Wall Street, con il Dow Jones a +1,3%, lo S&P500 a +0,6% e Nasdaq -0,4%. Sullo sfondo restano le crescenti tensioni fra Stati Uniti e Cina, con l’amministrazione Trump pronta a punire la Cina per la proposta di legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong.
Al momento comunque prevale l’ottimismo per la ripresa delle attività economiche e i nuovi stimoli, mentre le curve dei contagi tendono ad appiattirsi e proseguono gli studi su trattamenti e potenziali vaccini contro il Covid-19.
La Commissione europea ha svelato un recovery fund da 750 miliardi, di cui 500 miliardi in aiuti a fondo perduto e 250 miliardi di prestiti. A questi si aggiungono 1.100 miliardi per il bilancio Ue a lungo termine 2021-27, per un totale di 1.850 miliardi.
Ad Italia e Spagna, i paesi più colpiti dalla pandemia di Covid-19, verrà destinata la porzione più consistente dei 750 miliardi. In particolare, a Roma saranno assegnati 82 miliardi a fondo perduto e 91 miliardi in prestiti.
Le sovvenzioni da 500 miliardi di euro sono in linea con le speranze di Francia e Germania, ma il meccanismo del debito condiviso preoccupa Olanda, Svezia, Austria e Danimarca che preferirebbero un pacchetto composto solo da prestiti. Questi ultimi, infatti, dovranno essere rimborsati, implicando maggiori contributi nazionali al bilancio Ue in futuro o nuove tasse assegnate dall’Unione.
In mattinata Christine Lagarde, numero uno della Bce, ha parlato di una probabile contrazione fra l’8% e il 12% per il Pil dell’Eurozona nel 2020, escludendo comunque una nuova crisi dell’euro in conseguenza dell’aumento del debito.
Nel frattempo, sul Forex, l’euro/dollaro si porta a 1,10 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 107,8 dopo la notizia di un nuovo piano di aiuti da 1.100 miliardi di dollari da parte del Giappone per sostenere l’economia.
Tra le materie prime l’oro scende in area 1.700 dollari l’oncia, mentre rifiatano le quotazioni del greggio dopo il recupero delle scorse settimane, con il Brent (-2,2%) a 35,4 dollari e il Wti (-1,9%) a 33,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce di oltre 10 punti base a 187 bp, con il rendimento del decennale italiano in discesa all’1,47%.
Tornando a Piazza Affari, le vendite si concentrano su Diasorin (-11,2%) mentre Nexi (-7,2%) si allinea al prezzo dell’accelerated bookbuilding tramite cui Mercury Uk ha venduto una partecipazione pari all’8,8%. In rialzo le banche, in particolare Bper (+5,9%) e Unicredit (+5,1%), oltre a Pirelli (+5,4%).
Fonte MarketInsight