Partenza poco sotto la parità a Wal Street dopo i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e mentre preoccupano le crescenti tensioni tra Washington e Pechino. Dopo pochi minuti di scambi, lo S&P 500 cede lo 0,2%, il Dow Jones lo 0,15% e il Nasdaq lo 0,1%.
Il sentiment dei mercati è appesantito dal progressivo deteriorarsi dei rapporti tra Stati Uniti e Cina, dopo che il Senato Usa ha approvato una norma che potrebbe impedire alcune aziende cinesi di essere quotate sulla borsa americana costringendo al delisting società come Alibaba e Baidu.
Il presidente Usa Donald Trump, inoltre, è tornato a criticare la gestione della pandemia da parte di Pechino, in un attacco rivolto alla leadership di Xi Jinping alla vigilia dell’inizio in Cina del Congresso Nazionale del Popolo.
Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 2,44 milioni, rispetto alle 2,4 milioni attese dal consensus e alle 2,69 milioni della rilevazione precedente. In uscita nel pomeriggio anche la lettura preliminare dei Pmi di maggio.
Intanto sul Forex il biglietto verde recupera terreno nei confronti delle altre valute con il cambio euro/dollaro a 1,098 e il dollaro/yen a 107,7, in attesa degli interventi in programma oggi di diversi esponenti della Federal Reserve, tra cui il presidente Jerome Powell.
Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio sui massimi da marzo con il Brent (+3,2%) a 36,9 dollari e il Wti (+3%) a 34,5 dollari, sostenuti dal calo delle scorte Usa evidenziato ieri dai dati Eia e dai segnali di ripresa della domanda.
Nell’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano si attesta allo 0,67% e quello del biennale allo 0,17%.
Fonte MarketInsight