Seduta debole per i mercati asiatici dopo il rimbalzo di Wall Street.
Gli analisti guardano ai dati sul commercio giapponese con le esportazioni in calo del 21,9% ad aprile, leggermente meglio delle attese ma in forte calo rispetto al mese precedente.
Crolla il saldo della bilancia commerciale a -930,4 miliardi di yen rispetto ai -5,4 miliardi di marzo e deludendo le aspettative che prevedevano un saldo negativo di 560 miliardi di yen.
Nel frattempo la Cina sta studiando un piano per far ripartire i grando centri urbani parallizzati dalla pandemia mentre secondo le stime il 30% dei lavoratori cittadini avrebbe perso il lavoro.
Ieri sera invece la Fed ha pubblicato il resoconto dell’ultima riunione ma lo stato di salute dell’economia domestica non sembra preoccupare gli investitori e i principali indici si riportano sui livelli di inizio marzo.
Tra le materie prime prosegue il recupero delle quotazioni del greggio con il Brent a +1,65% a 36,34 dollari al barile e il Wti a +2,06% a 34,18 dollari.
Flette leggermente dai massimo l’oro a -0,5% a 1.741 dollari l’oncia.
Cosi le borse asiatiche si muovono sulla parità e in Cina Shanghai perde lo 0,1% e Shenzen lo 0,4%. In calo anche Hong Kong a -0,3%.
Il Giappone resiste ai dati sulla bilancia commerciale con il Nikkei flat e il Topix a -0,1%.
Il tutto dopo la seduta positiva di Wall Street ieri sera che ha ignorato il report della Fed e con il Dow Jones che ha chiuso a +1,52%, l’S&P500 a +1,67% e il Nasdaq a +2,08%.
Fonte MarketInsight