Mattinata in rialzo per le borse europee, che nell’ultima seduta prima del week end alleviano il computo di una settimana negativa, appesantita dai timori per una seconda ondata di contagi da coronavirus e dalle preoccupazioni per i rapporti fra Stati Uniti e Cina.
A Milano il Ftse Mib guadagna l’1,2% in area 17.060 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+1,6%), il Ftse 100 di Londra (+1,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%), poco mosso l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%). In lieve progresso anche i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo la chiusura in rialzo di ieri.
L’insorgere di nuovi casi di Covid-19 in Paesi come la Cina e la Corea del Sud, che avevano la situazione sotto controllo, ha parzialmente frenato i listini negli ultimi giorni, scontrandosi con l’ottimismo per la graduale riapertura delle attività nei diversi Paesi dopo settimane di lockdown.
A ciò si sono aggiunte le accuse di Washington a Pechino, con il presidente americano Trump che ieri ha dichiarato, tra le altre cose, di non voler dialogare al momento con l’omologo cinese Xi Jinping.
La giornata odierna è scandita da una fitta batteria di dati macroeconomici, in primis quelli contrastanti provenienti dalla Cina, dove la produzione industriale cinese è tornata a crescere ad aprile per la prima volta dallo scoppio dell’epidemia (+3,9%) ma le vendite al dettaglio (-7,5%) sono diminuite oltre le attese.
La seconda lettura del Pil tedesco per il periodo gennaio-marzo ha evidenziato una contrazione del 2,2% su base trimestrale, dato peggiore da oltre un decennio, mentre l’Eurozona ha fatto segnare un calo del 3,8%.
Nel pomeriggio verranno diffusi i dati statunitensi su vendite al dettaglio e produzione industriale.
Focus anche sulla riunione in videoconferenza dell’Eurogruppo in corso nella mattinata, con la partecipazione di Christine Lagarde, numero uno della Bce.
Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro è sostanzialmente stabile in area 1,081, mentre il dollaro/yen arretra lievemente a 107,05.
Tra le materie prime continua il recupero del greggio con il Brent (+2,2%) a 31,8 dollari e il Wti (+1,8%) a 28 dollari, in scia ai segnali di miglioramento del mercato.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 233 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,79%.
Tornando a Piazza Affari, tra le big cap gli acquisti premiano in particolare Atlantia (+4,8%), seguita da Exor (+3%) che rimbalza dopo le recenti perdite. In calo invece Unipol (-1,5%) dopo la diffusione dei risultati.
Fonte MarketInsight