Banco Bpm ha intenzione di rimettere in moto l’attività di de-risking, dopo il grande lavoro effettuato negli ultimi tre anni. L’istituto guidato da Giuseppe Castagna sta selezionando un nuovo advisor per valutare le opzioni strategiche su un portafoglio da 2 miliardi di crediti Unlikely to pay.
Secondo quanto riporta Mf, Banco Bpm potrebbe prendere in considerazione una partnership con un operatore specializzato per arrivare poi in un secondo tempo a valutare se cedere una porzione del portafoglio.
Secondo i dati al 31 marzo, il totale dei crediti deteriorati della banca è pari a 9.8 miliardi, di cui 6,2 miliardi rappresentanti da Utp e 3,5 miliardi da sofferenze. Il rapporto totale dei crediti non in bonis sul totale crediti è pari all’8,8%.
Una cifra significativamente ridotta rispetto ai livelli a cui è partito il nuovo istituto dopo la fusione tra Banco Popolare e Bpm, ma che potrebbe essere ulteriormente ridotto per affrontare con ancora più tranquillità il rischio di un aumento dei flussi di crediti problematici in seguito alla crisi innescata dalla pandemia Covid-19.
Fonte MarketInsight