Interpump ha chiuso il primo trimestre 2020 con ricavi sostanzialmente stabili (+0,1%) a 344 milioni, frutto del +0,9% a 2355 milioni registrato dal settore Olio e dal -1,5% a 109 milioni del settore Acqua.
A parità di perimetro di consolidamento e cambi, le vendite hanno segnato un -11,2%, con il settore Olio in calo del 15,3% e il settore Acqua del 2,6 percento.
A livello di aree geografiche, L’Europa ha segnato un -3,6% a 123 milioni (esclusa l’Italia che ha segnato un -8,7% a 54 milioni), il Nord America un +13,2% a 98,5 milioni e il Far East Oceania un +9,9% a 38,5 milioni. L’area Resto del Mondo ha registrato un -14,1% a 30 milioni.
L’Ebitda è diminuito del 6,7% a 73,3 milioni con un’incidenza sul fatturato al 21,3% (-160 punti base) e al 22% a parità di perimetro, mentre l’Ebit è calato del 19,6% a 50,2 milioni con una marginalità al 14,6% (-360 punti base).
Il periodo si è chiuso con un utile netto in calo del 26,4% a 33,3 milioni, scontando anche perdite su cambi e un accantonamento per l’indennità di fine rapporto assegnata al Presidente appena riconfermato dall’Assemblea degli Azionisti.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 385 milioni dai 371 milioni al 31 dicembre 2019, dopo l’acquisto di azioni proprie per 16,6 milioni e esborsi per acquisizioni per 37,7 milioni.
Fonte MarketInsight