Lo storico del Costituto senese risponde all'intervento di Tucci (CdS)
SIENA. Sono naturalmente molto grato all’amico Tucci per la generosa candidatura.
Il collega Sacco sa che da parte mia, come del Club Unesco, c’è la più ampia disponibilità alla collaborazione da tempo, anche senza bisogno di posizioni ufficiali.
Mi sembra, del resto, di aver diffuso largamente e in modo piano, accessibile per tutti anche fuori città, con la ‘Storia di Siena’ da pochi giorni in libreria, i profili fondamentali di eccellenza della città e i suoi fondamenti storici in modo utile, credo, per la CEC. Certi eventi anche drammatici sono congiunturali, per così dire, e non scalfiscono la singolare grandezza della città.
Colgo l’occasione per sottolineare l’importanza, dentro il progetto CEC o meno, del sistema delle mura, del verde interno ad esse e delle fonti della città.
Un patrimonio inestimabile che per esser quotidianamente sotto i nostri occhi si finisce per sottovalutare, mentre ha urgente bisogno di interventi mirati.
Come Club Unesco abbiamo già sollecitato il Comune a voler sottoporre il problema a un dibattito pubblico e abbiamo avuto assicurazioni che speriamo si concretizzino al più presto.
Io dovrò presto dedicarmi interamente alla destinazione della mia raccolta libraria, ma altri proseguirà l’impegno come prossimo presidente del Club Unesco. Io sono in viaggio per motivi professionali, ma sulla strada del ritorno, venerdì 13, avrò il piacere e l’onore di difendere la centralità del Buongoverno lorenzettiano a Lione nel quadro di un convegno sulle ‘Immagini del potere’..
Grazie per l’attenzione e buon lavoro
Mario Ascheri