Biagiotti propone "un futuro percorso di crescita condiviso"
MONTEPULCIANO. E’ scaduto il mandato, provvisorio, del Magistrato e del gruppo dirigente che furono incaricati, a primavera di quest’anno, a gestire il BRAVIO 2013, e le contrade, insieme all’Amministrazione Comunale, sono chiamate, in questo periodo, a rinnovarli.
Il 10 ottobre, credendo di fare cosa gradita, ho inviata, ai responsabili delle otto contrade, una mail con allegato un documento, condiviso da molte persone tra cui anche alcuni esponenti della cultura poliziana, che riassumeva delle idee di un gruppo di amici che amano il Bravìo e la ritengono la più importante manifestazione del nostro territorio, non solo per numero di presenze. L’iniziativa di inviare delle idee era quella di dare, ai Rettori, degli spunti di discussione per una crescita della manifestazione poliziana, un momento di riflessione per valutare gli errori del passato e per poter tracciare un futuro percorso condiviso di crescita.
La mail ha sortito effetti completamente inaspettati! Invece che essere motivo di discussione e riflessione, soprattutto sul futuro di questa manifestazione, è stata letta come l’autocandidatura, dello scrivente, alla più alta carica del Magistrato delle Contrade e, poiché questo non era lo spirito per il quale era stata inviata, ho deciso pubblicamente di smentire tali dicerie; dall’altro canto, data la possibilità, desidero anche tracciare il profilo della persona che, secondo il gruppo che rappresento, dovrebbe andare a rivestire tale ruolo, non prima però di riassumere brevemente quali, secondo noi, dovranno essere gli impegni che dovrà assumersi la prossima reggitoria per lo sviluppo della manifestazione.
La manifestazione Bravìo delle Botti, dopo ormai quarant’anni di percorso, ha raggiunto una notevole importanza culturale che si è sviluppata in molteplici aspetti: ludico, economico, turistico, didattico, culinario, popolare e tradizionale, di rievocazione storica, agonismo sportivo, arte, aggregazione sociale, comunicazione e promozione, associazionismo. Questi aspetti sono la realtà della manifestazione Bravìo delle Botti di Montepulciano. Il Magistrato delle Contrade è l’organismo preposto alla tutela e alla salvaguardia di tutti questi aspetti, pertanto i suoi membri ne hanno la responsabilità nei confronti della comunità e del territorio e dovranno garantire la massima trasparenza, la concertazione e la condivisione delle scelte. Il Magistrato delle Contrade al suo interno, ha come soci le otto contrade, in cui la terra di Montepulciano era suddivisa all’epoca degli statuti, insieme all’Amministrazione Comunale. Il Magistrato dovrà essere il luogo deputato per le contrade, alla concertazione e alla condivisione delle scelte, all’organizzazione e al coordinamento delle iniziative attraverso la loro partecipazione . L’Amministrazione Comunale dovrà essere garante dei regolamenti, agevolando la coesione fra tutte le contrade, sollecitando il continuo studio storico e lo sviluppo artistico, promuovendo il coinvolgimento delle Contrade e del Magistrato in iniziative di promozione e valorizzazione del territorio, nel rispetto dell’autonomia decisionale e di azione. La partecipazione alla festa di San Giovanni Decollato e di Sant’ Agnese storicamente prendeva in considerazione anche le Ville fuori le mura; tale risorsa storica ed umana va recuperata e reinserita all’interno della manifestazione restituendo ad essa la giusta importanza. La ricerca storica è fonte della nostra manifestazione, attraverso due storie: quella trecentesca e quella che si è creata a partire dal 1974. Entrambe devono essere tutelate, anzi deve essere data ad esse propulsione, in modo da rendere fruibile a tutti le verità del Bravium e consentire alla manifestazione di migliorarsi, e per dare sviluppo agli spettacoli, privilegiando il connubio tra realtà artistiche del territorio, professionalità esterne e storia, che garantisce la nostra identità. La partecipazione attiva, ma anche culturale, alla manifestazione deve essere tutelata e incrementata attraverso nuovi stimoli, identificabili quindi non solo per mezzo della ricerca storica, ma con un maggiore sviluppo di attività correlate che possono creare interesse sociale. La manifestazione del Bravìo delle Botti e la sua macchina organizzativa sono volano di promozione della nostra cittadina, attirando a sé l’interesse di decine di migliaia di persone che, con tale manifestazione, conoscono e vivono il territorio poliziano, la nostra cultura, le nostre tradizioni, contribuendo a rendere viva l’economia locale.
Il Bravio delle Botti, grazie a Reggitori lungimiranti che si sono susseguiti negli ultimi 15 anni, non è più solo una festa paesana; il Bravio, che viene consegnato oggi, è una manifestazione a livello nazionale, un marchio di valorizzazione territoriale e pertanto linfa vitale per il nostro comune; per questo l’ operato della nuova reggenza non verrà solo monitorato e valutato per la riuscita della terza settimana di agosto dal mondo delle contrade.
Il profilo del prossimo Reggitore è presto fatto: deve essere una persona che in questo momento raccoglie le istanze del mondo contradaiolo, dell’amministrazione comunale, del mondo economico che ruota intorno a questa manifestazione, deve essere una persona che non si ferma a pensare solo alla settimana degli eventi in quanto Bravìo è tutto l’anno, deve essere una persona che comprenda il ruolo di tale istituzione come volano di attività di promozione turistica, culturale e sociale insieme alle contrade, all’Amministrazione Comunale, alla pro-loco e a tutto il mondo associazionistico del nostro comune, deve essere una persona che abbia un ruolo di cemento fra le contrade, che dialoghi con l’amministrazione comunale e con tutte le altre componenti del territorio.
E’ evidente che è necessario che sia una persona non impegnata attivamente in ruoli politici, garantendo così imparzialità ed autonomia necessaria a tale incarico, ferma, coerente e soprattutto che ami Montepulciano.
Desidero terminare con un augurio, ai Reggitori e all’Amministrazione Comunale, di fare la scelta migliore, anteponendo gli interessi della collettività, e che fra tre anni, ritrovandoci intorno al tavolo a fare il bilancio della gestione, la si possa plaudire.
Stefano Biagiotti