Partenza negativa dei listini americani in scia ad una giornata debole tra gli indici del Vecchio continente.
Tuttavia, il trend positivo innescato a Wall Street dai minimi di marzo riprende subito quota ed il listino tecnologico passa velocemente in territorio positivo fino a raggiungere un guadagno di oltre un punto percentuale per poi chiudere in rialzo dello 0,8%.
Completamente diverso l’andamento degli altri principali listini con lo S&P500 che finisce invariato, il Russell 2000 in calo dello 0,6% ed il Dow Jones dello 0,4%.
Il Nasdaq è in crescita del 40% dai minimi del 20 marzo, trascinato dai titoli del gruppo FANG (+43%).
Lo S&P500 ha testato la resistenza a quota 2.934, per la seconda volta in due settimane, chiudendo invariato a quota 2.930, mentre il listino tecnologico è salito per la sesta seduta consecutiva.
VIX in calo di un punto e mezzo percentuale a quota 27,60 punti dopo un guadagno di oltre l’undici per cento in mattinata, oltre quota 31.
Petrolio in calo del 2,4% a quota 24,15 dollari al barile, in scia alla notizia che l’Arabia Saudita taglierà la sua produzione unilateralmente di un milione di barili al giorno.
Mercato obbligazionario ancora debole con la risalita dei rendimenti su tutta la curva dei tassi. Nel dettaglio, il decennale perde quattro punti base allo 0,72% risalendo al di sopra dello 0,7% dopo sei settimane.
Dollaro in crescita su tutte le principali divise a quota 1,081 nei confronti della moneta unica.
Metalli preziosi in calo di un punto percentuale, mentre Bitcoin si stabilizza intorno agli 8.700 dollari dopo il crollo del 15% nel pomeriggio di domenica.
Fonte MarketInsight