Il gruppo dei grillini pone qualche domanda al candidato sindaco
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SIENA. Caro Eugenio, credici se ti diciamo che ti avremmo voluto con noi in questa impresa di creare un’alternativa al pluridecennale groviglio verminoso che ha messo in ginocchio Siena, probabilmente per sempre. Abbiamo anche rispettato il tuo silenzio in questi anni in cui si consumavano gli ultimi atti di annichilimento della Banca, dell’Università, dell’Ospedale e del Comune –in sintesi dell’intera Città– sapendoti impegnato nella tua professione.
Ma ora non ti capiamo più: immemore del tuo lungo e a questo punto ingiustificato silenzio, improvvisamente ti presenti quale salvatore della patria caracollando rumorosamente, lancia in resta contro i responsabili del disastro, senza accorgerti (?) che nei hai arruolata una gran parte nelle tue fila! Insomma ti sei messo a capo di coloro che nella tragedia degli ultimi anni della Città hanno avuto il ruolo non di silenziosi spettatori, che sarebbe già grave, ma di convinti attori, magari anche costruendosi brillanti, indebite carriere personali.
Ci stupisce questo tuo voltafaccia, questa tua decisione di fare sporcare la tua faccia pulita – per quanto ancora? – da personaggi della passata gestione politica: inutile fare i nomi, li conosce tutta la città, li conosci benissimo anche tu. Cosa succederà quando i proclami elettorali dovranno diventare pratica politica e amministrativa? Che accadrà al tuo gruppo consiliare quando caleranno gli ordini di Verdini, o dei più modesti Monaci o Pisaneschi? Come ti muoverai di fronte all’inevitabile replica in salsa senese del vergognoso inciucio romano, necessario a sancire la reciproca impunità sulla questione MPS? Davvero non te lo sei chiesto?
Vedi caro Eugenio, i politici, dilettanti o professionali che siano, si dividono in tre categorie (quartum non datur):
- quelli corrotti o che rubano o sperperano: ossia i disonesti;
- quelli incorrotti che non rubano e non sperperano ma, pur sapendo che gli altri lo fanno, tacciono: ossia gli onesti del cavolo;
- quelli che non hanno capito niente di ciò che succede: ossia gli imbecilli.
Una quarta categoria ci sarebbe, quella degli onesti che denunciano i disonesti, ma è sconsolatamente vuota.
Ecco, vorremmo che tu domandassi ai tuoi sodali e a te stesso a quale delle tre categorie pensano di appartenere o, se non te la senti, prova a darti una risposta da solo e poi fatti un esame di coscienza.
Ci rivediamo in Consiglio Comunale.
MoVimento Siena 5 Stelle