Carlo Regina chiama i cittadini a unirsi
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SIENA. Credo che sia giunto il momento di passare all’azione, smuovere le acque insomma, per vedere di provocare quella sorta di risposta da parte nostra, intesi come cittadini, per scrollarci di dosso quel torpore dovuto al disagio naturale difronte a quello che i pessimi governanti ci hanno fatto arrivare fin dentro le nostre esistenze. Sì, perché le nostre esistenze sono di fatto condizionate negativamente da tutto questa cattiva gestione delle nostre istituzioni, tanto da percepire chiaramente come un solco di demarcazione netta quello che era Siena prima degli scandali e quello che è adesso, a scandali ancora in corso e senza nemmeno la possibilità, per ora, di vederne la fine.
Uniamoci fuori dal “groviglio armonioso” e avanziamo le nostre sacrosante richieste.
Chiedo di ristabilire quell’autonomia e quella libera valutazione delle menti e delle professionalità, che verranno elette nei punti chiave di quelle che saranno, con tutti gli aggiornamenti legislativi, le istituzioni della Siena di domani, mi riferisco soprattutto alla Fondazione Mps, il tutto fuori dai condizionamenti di qualsiasi partito politico, dato che la storia dovrà insegnarci qualcosa e quella recente è sotto gli occhi di tutti.
Intraprendere, senza esitazione alcuna, tutte le iniziative esistenti, attraverso anche azioni di costituzione di parte civile, la dove le istituzioni pubbliche e quindi tutti noi cittadini, siano stati parte lesa, al fine di recuperare il più possibile in termini di denaro sottratto alla collettività, da queste disastrose gestioni.
Costituzione, con le risorse recuperate, di un fondo per le emergenze che la città sta affrontando, e mi riferisco in termini spiccioli a coloro che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese perché senza lavoro, piuttosto che ai giovani precari, agli anziani ai quali è venuto meno qualche servizio sociale, alle rette degli asili e a tutto ciò che pesa nei bilanci delle famiglie che si trovano loro malgrado a sostenere situazioni sociali indotte dal dissesto socio-politico-finanziario. Con quello poi che potrebbe avanzare, visto che i soldi da recuperare sarebbero tantissimi, potremmo pensare ad un piano Marshall in salsa locale.
In tutto questo diventa fondamentale non perdere di vista la storia, e ricordarsi bene tutta la genesi del disastro, che ha precise responsabilità politiche in coloro che ci hanno governato fino ad ora. Quindi giustizia fino in fondo e senza sconti per nessuno.
Chiudo con una provocazione. Sarebbe a dir poco eccezionale, se trovassimo la forma ed il modo, di far tornare i soldi delle multe che Bankitalia ha emesso ed emetterà nei confronti dei vertici della passata gestione della Banca sul nostro territorio. So che non sarà possibile, ma sarebbe cosa buona e giusta. Così per senso di giustizia.
Uniamoci fuori dal “groviglio armonioso” e avanziamo le nostre sacrosante richieste.
Chiedo di ristabilire quell’autonomia e quella libera valutazione delle menti e delle professionalità, che verranno elette nei punti chiave di quelle che saranno, con tutti gli aggiornamenti legislativi, le istituzioni della Siena di domani, mi riferisco soprattutto alla Fondazione Mps, il tutto fuori dai condizionamenti di qualsiasi partito politico, dato che la storia dovrà insegnarci qualcosa e quella recente è sotto gli occhi di tutti.
Intraprendere, senza esitazione alcuna, tutte le iniziative esistenti, attraverso anche azioni di costituzione di parte civile, la dove le istituzioni pubbliche e quindi tutti noi cittadini, siano stati parte lesa, al fine di recuperare il più possibile in termini di denaro sottratto alla collettività, da queste disastrose gestioni.
Costituzione, con le risorse recuperate, di un fondo per le emergenze che la città sta affrontando, e mi riferisco in termini spiccioli a coloro che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese perché senza lavoro, piuttosto che ai giovani precari, agli anziani ai quali è venuto meno qualche servizio sociale, alle rette degli asili e a tutto ciò che pesa nei bilanci delle famiglie che si trovano loro malgrado a sostenere situazioni sociali indotte dal dissesto socio-politico-finanziario. Con quello poi che potrebbe avanzare, visto che i soldi da recuperare sarebbero tantissimi, potremmo pensare ad un piano Marshall in salsa locale.
In tutto questo diventa fondamentale non perdere di vista la storia, e ricordarsi bene tutta la genesi del disastro, che ha precise responsabilità politiche in coloro che ci hanno governato fino ad ora. Quindi giustizia fino in fondo e senza sconti per nessuno.
Chiudo con una provocazione. Sarebbe a dir poco eccezionale, se trovassimo la forma ed il modo, di far tornare i soldi delle multe che Bankitalia ha emesso ed emetterà nei confronti dei vertici della passata gestione della Banca sul nostro territorio. So che non sarà possibile, ma sarebbe cosa buona e giusta. Così per senso di giustizia.
Carlo Regina – Cittadino semplice