Denunciate due ditte con sede in provincia di Grosseto per gestione illecita di scarti speciali
SIENA. Il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Siena, nell’ambito di servizio finalizzato a contrastare l’emergenza epidemiologica cagionata dalla diffusione del virus COVID-19, ha accertato un episodio di gestione illecita di rifiuti, con riferimento ad un conferimento di rifiuti speciali verso un Centro di recupero e trattamento rifiuti della Val d’Elsa.
In particolare, dal controllo del carico, è emerso che i rifiuti erano stati identificati con codice CER non corrispondente a quanto trasportato e con veicolo non abilitato per quel tipo di trasporto. I rifiuti scaricati dal cassone del veicolo, infatti, anziché “imballaggi misti”, sono risultati essere sacchi neri dell’immondizia contenenti indumenti usati monouso di sicurezza già utilizzati per la protezione individuale, come guanti in lattice, camici, tute e mascherine, anche visibilmente sporchi di sangue, imballaggi in materiale plastico, rifiuti urbani, una grande quantità di marche auricolari di bestiame, confezioni contenenti parti anatomiche di carne.
Viste le difformità riscontrate, il rifiuto non è stato accettato dal Centro di Recupero e Trattamento ed è stato ricaricato nel cassone a disposizione dei Carabinieri Forestali per le ulteriori verifiche circa la corretta classificazione. A conclusione delle successive attività investigative, è emerso che i rifiuti provenivano da un mattatoio in provincia di Grosseto ed erano stati trasportati da una società di intermediazione operante nel grossetano.
Per tali fatti sono state deferite all’Autorità Giudiziaria due persone per il reato di gestione illecita di rifiuti. Dalle verifiche ispettive svolte presso il Mattatoio, inoltre, veniva rilevata la mancanza di SCIA sanitaria per il deposito e la vendita online di prodotti di origine animale, con conseguente blocco sanitario di tutti i prodotti alimentari ivi rinvenuti.